|  | ➤ Registrazione richiesta Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam Le forme e gli oggetti che ci portiamo dietro nonostante il progresso Parliamo di scheumorfismo quando un oggetto moderno mima la forma di un altro oggetto antico, spesso il suo antenato, per motivi estetici ma anche per far capire meglio la funzione che ha. La tecnologia progredisce senza tregua eppure possiamo notare, qua e là, rimanenze di un passato più o meno lontano che ancora connotano gli oggetti che utilizziamo quotidianamente o, in modo più banale, le icone del nostro PC. Una sopravvivenza culturale davvero curiosa che però ha un nome scientifico: “scheumorfismo”, dal greco skeuos, “strumento”, e morph?, “forma”. Questo termine si riferisce a oggetti che nelle loro forme richiamano altri oggetti, che costituiscono spesso e volentieri i loro diretti antenati. Seguirà subito un piccolo elenco pratico con degli esempi evocativi. Oggi scopriremo dunque quali oggetti, o meglio, quali forme, portiamo ancora con noi nonostante la tecnologia le abbia superate.
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- L’icona “salva” sul PC, che è possibile trovare in programmi di videoscrittura come Word, ha una forma che per molti di noi è familiare, ma che per le generazioni più giovani è un mezzo mistero. Andate un po’ a vedere: esatto, l’icona “salva” di Word ha la forma di un floppy disk!
- L’esempio precedentemente riportato non è il solo di quello che è stato definito “scheumorfismo digitale”: anche l’icona delle email è spesso una busta da lettere, mentre quella che consente di effettuare chiamate ha l’immagine di una cornetta, e così via. Questa scelta grafica per le icone era particolarmente presente nei primi Iphone, in modo da creare nell’immaginario degli utenti un ponte tra la funzione “reale” e il suo equivalente “virtuale”.
- Le “pagine” degli ebook si girano, in molti e-reader, come quelle dei libri veri.
- Le prese d’aria finte delle auto elettriche sono puramente ornamentali, o meglio, servono per fare assomigliare queste auto a quelle a benzina. Anche questo è scheumorfismo.
- Esempi particolari di scheumorfismo sono presenti in molti salotti e cucine: tavoli e cucine di truciolato o materiali plastici sono ricoperti da una pellicola che “mima” il legno, una volta l’unico materiale disponibile per la costruzione di mobili.
- Proviamo a fare un azzardo: molti prodotti vegani mimano la forma di salsicce, hamburger, formaggio e addirittura uova.
- Un esempio particolarmente lampante di scheumorfismo sono i lumini elettrici presenti in molte chiese: hanno la forma di candele, con tanto di finte gocce di cera! Lo stesso si può dire per lampade e lampadari che hanno la forma di candelieri.
- Lo scheumorfismo esisteva anche nell’antichità: i triglifi, elementi architettonici puramente decorativi negli edifici in pietra, richiamavano un’epoca nella quale gli edifici erano invece in legno e avevano delle teste di travi sporgenti.
Con l’andare del tempo lo scheumorfismo si può attenuare e i gusti possono variare. All’inizio dell’era digitale, ad esempio, creare icone dettagliate e il più possibile somiglianti agli oggetti reali era necessario perché gli utenti capissero a cosa servivano determinati programmi, mentre oggi è sempre meno necessario adottare questo sistema. Anche lo scheumorfismo delle automobili più vecchie, che spesso avevano la carrozzeria con particolari in finto legno che dovevano richiamare le carrozze, oggi è scomparso. Potremmo parlare di questo sistema come di un ponte tra l’antico e il nuovo, utile per orientare il passaggio tra tecnologie diverse, anche se in molti casi si tratta solo di gusti non ancora tramontati.
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