|  | ➤ Registrazione richiesta Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam I cinque linguaggi dell'amore Parole, azioni, regali, tempo, fisicità: ecco i cinque linguaggi dell'amore. Ogni persona ha il suo preferito e, secondo il counsellor Gary Chapman, è importante riconoscerlo per comunicare meglio. Il counselor americano Gary Chapman ha descritto in I cinque linguaggi dell'amore, un famoso libro tradotto e ripubblicato anche in Italia, una serie di modi per comunicare i propri sentimenti alla persona amata. Questo libro è pensato per chi sta vivendo una relazione a rischio-routine e desidera ricoinvolgere il partner, ma vale anche per tutti gli altri perché induce ad alcune riflessioni: come dichiariamo il nostro amore e come il partner vorrebbe che lo comunicassimo? Cosa noi e l'altro amiamo di più tra tutti i possibili segni di vicinanza? Sappiamo riconoscerli?
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Secondo Chapman è importante riconoscere tutti i segnali d'amore per instaurare una comunicazione migliore tra partner e diventare in grado di accogliere i segnali dell'altro - anche quelli non verbali.
Quali sono i cinque linguaggi? Eccoli:
- Parole dolci: alcune persone si mostrano molto legate al linguaggio verbale e avvertono la necessità di sentirsi dire parole di amore e di incoraggiamento. Qualcuno avverte imbarazzo nel sentire o nel pronunciare parole come "ti amo", mentre invece le persone aderenti al primo linguaggio desiderano ardentemente donare e ricevere questo tipo di attenzioni, giocate sulla parola.
- Attenzione esclusiva: il primo dei linguaggi dell'amore riguarda le parole mentre il secondo, suo completamento, riguarda le azioni. Alcune persone sono particolarmente sensibili al fatto che si dedichi loro del tempo in esclusiva, un tempo nel quale il partner appare concentrato unicamente su di loro e sul loro benessere. Questo linguaggio viene analizzato da Chapman per riaffermare che un dialogo svolto mentre si "scrolla" il proprio smartphone è solo apparentemente un dialogo, e che la cosa balza subito all'occhio del partner facendo perdere peso al tempo trascorso insieme.
- I regali: pura materialità, con un retrogusto di consumismo e grettezza? A volte i regali sono così, ma non sempre. Fare regali al partner, piccoli o grandi che siano, implica un certo impegno e indica che si è pensato all'altro in modo intenso. I regali, quando sono fatti al momento giusto, gratificano e riescono a esprimere qualcosa di più profondo. Alcune persone considerano i regali i migliori pegni d'amore e ciò non è qualcosa su cui storcere il naso.
- Azioni servizievoli: il che significa mettersi a disposizione del partner, aiutandolo nei compiti quotidiani. Quando si convive questo tipo di azioni viene spesso preso sottogamba o considerato scontato, eppure mettersi a disposizione per i lavori domestici è uno dei primi indicatori di amore e spirito di collaborazione.
- Fisicità: per molti, il più importante dei linguaggi dell'amore. Questo linguaggio fatto di coccole, baci e abbracci non dovrebbe mai e poi mai essere dimenticato dalla coppia. L'espressione fisica dell'amore è uno strumento non verbale ma estremamente preciso, una radiografia del sentimento. Come abbracciamo? Come baciamo? Alcune persone possiedono un vero e proprio radar e riescono a trarre dalla qualità delle nostre azioni una marea di significati.
Sembra che Chapman in questo libro voglia richiamare alla conoscenza di questi linguaggi non separatamente, ma tutti insieme, affermando che l'amore si nutre di tutte queste componenti. Non sarà però sbagliato individuare quale linguaggio sembra interessare di più al partner e ristabilire la conversazione perduta partendo proprio da quel punto.
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