Oggi si festeggia la giornata mondiale delle api. Ecco la sua storia e cosa possiamo fare per tutelare questi preziosi insetti.
Dal 2018, il 20 maggio è la giornata mondiale delle api. Questa ricorrenza nasce per ricordare l’importanza fondamentale degli impollinatori per l’equilibrio ecologico e per la produzione agricola mondiale. Serve anche a sensibilizzare sulle minacce che questi piccoli insetti devono affrontare. L’obiettivo di questa giornata mondiale è dunque le proporre misure volte a proteggere api e gli altri impollinatori per risolvere i problemi legati alla produzione alimentare mondiale e arginare il fenomeno della fame nei Paesi in via di sviluppo.
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A proporre il 20 maggio come giornata mondiale delle api è stata la Slovenia, che ricorda proprio in questo giorno la nascita di uno dei più grandi apicoltori del mondo, lo sloveno Anton Janša (1734–1773). Egli è considerato uno dei padri dell’apicoltura moderna: promosso professore a Vienna dall’imperatrice Maria Teresa, improntò in modo decisivo gli studi sulle api creando un “metodo” che proseguì molto oltre la sua morte. Ma la data del 20 maggio è stata considerata perfetta anche per un altro motivo: nell’emisfero settentrionale è primavera e le api si risvegliano iniziando il loro lavoro; allo stesso tempo nell’emisfero meridionale è autunno e i contadini raccolgono i frutti che le api hanno contribuito a far nascere nelle stagioni precedenti.
Perché è così importante celebrare e tutelare le api? A loro si deve l’impollinazione dei tre quarti delle piante che producono il 90% del cibo consumato a livello globale. Si calcola che almeno un terzo della produzione alimentare mondiale sia direttamente collegata ai nostri piccoli insetti. Negli ultimi cinquant’anni, inoltre, la coltivazione di piante che dipendono direttamente dalle api è triplicata, rendendo questi insetti responsabili di una produzione stimata tra i 235 e i 577 miliardi di dollari.
Le piante che dipendono dalle api (frutta, verdura, noci, semi oleosi) sono particolarmente importanti per la sopravvivenza delle piccole aziende a conduzione familiare e per l’autosussistenza nei Paesi in via di sviluppo. Grazie alle api, milioni di bocche ogni anno possono essere sfamate. Ecco perché è così importante tutelare questi insetti, non solo per salvare il Pianeta ma anche per non negare risorse alle economie più fragili.
Cosa possiamo fare in prima persona per salvaguardare le api? Ecco i consigli dell’ONU:
- Piantare nel nostro giardino specie vegetali diversificate che fioriscono lungo tutto l’anno.
- Comprare miele grezzo dagli apicoltori locali.
- Acquistare prodotti biologici e sostenibili.
- Evitare di spargere pesticidi nei nostri giardini.
- Adottare un alveare.
- Lasciare una ciotolina d’acqua in giardino perché le api possano abbeverarsi.
- Fare quanto è in nostro potere per sostenere gli ecosistemi forestali.
- Salvaguardare le colonie di api selvatiche.
È chiaro che anche i governi debbano fare la loro parte promuovendo la ricerca sulle api e monitorando i servizi di impollinazione. Quel che è certo è che insieme possiamo fare la differenza per aiutare i piccoli insetti a cui dobbiamo così tanto. Per questo oggi diciamo grazie alle api per l’infaticabile lavoro che consente alla terra di dare frutti e di nutrire l’umanità.