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Sei la pietra o lo scultore? Coppie che si scolpiscono utilizzando l’Effetto Michelangelo
Se pensi di essere una persona migliore quando sei con il tuo partner, probabilmente sei sotto l’influsso dell’effetto Michelangelo.

Per quanto la nostra personalità possa essere strutturata, nessuno di noi è totalmente impermeabile. Tutti ci facciamo influenzare dagli altri, specialmente se si tratta di persone molto vicine. Questa malleabilità della nostra psiche non è un effetto sempre negativo, anzi: adattarci agli altri, lungi dall’essere una rinuncia alla nostra individualità, è un modo per connetterci con il mondo e costruire una coppia, una famiglia, una società.

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Nella coppia, il processo di modellazione reciproca prende il nome di effetto Michelangelo. Come il grande artista del Rinascimento, ogni partner “scolpisce” l’altro permettendogli di tirare fuori il suo meglio. Il concetto di effetto Michelangelo è stato proposto dallo psicologo americano Stephen Michael Drigotas proprio per riferirsi a ciò che accade nella coppia quando è in atto un processo virtuoso: Michelangelo affermava di scolpire per tirare fuori l’immagine nascosta nella pietra, l’anima che giace sotto la scorza; allo stesso modo i partner, nel loro viaggio di coppia, si influenzano a vicenda in modo positivo.

Come accade questo? Quando un partner vede l’altro sotto una luce favorevole, proietta su di lui delle aspettative positive. Queste aspettative influenzano indirettamente la persona, che agirà in modo da soddisfarle. Così nel tempo diventerà effettivamente un essere umano migliore.

Il processo che guida l’effetto Michelangelo è del tutto inconscio e si articola in tre fasi:

  1. Formazione dell’ideale

Quando durante l’innamoramento ci si forma l’immagine ideale del proprio compagno/a ha inizio l’effetto Michelangelo. L’idealizzazione è una caratteristica delle prime fasi della relazione, anche se l’opinione che si ha del partner cambia naturalmente con il tempo.

  1. Rafforzamento dell’ideale

L’idealizzazione del partner diventa concreta quando, attraverso dei “premi”, si promuovono i comportamenti più amati rafforzando l’immagine ideale precostituita. Se ad esempio amiamo che il partner ci tratti con gentilezza e glielo facciamo notare, rafforzeremo questo tipo di comportamento.

  1. Sviluppo dell’ideale

Tornando sull’esempio della gentilezza, quando un comportamento positivo viene promosso all’interno della coppia si rafforza e diventa stabile. Così il partner “premiato” per essere stato gentile finisce per diventare davvero più cortese man mano che va avanti il tempo.

L’effetto Michelangelo è un esempio di come a volte gli ideali della nostra società ci portino su un terreno più arido di quello che potremmo coltivare seguendo il nostro istinto. Intendiamo dire che viviamo in un mondo nel quale siamo incoraggiati a mantenere la nostra individualità a ogni costo, raggiungendo i risultati sempre da soli. In un mondo così, l’idea di lasciarsi “scolpire” da qualcun altro diventa difficile da accettare. Eppure l’effetto Michelangelo è la dimostrazione che insieme si può crescere e diventare più forti, tagliando traguardi che forse da soli non si sarebbero potuti ottenere.

Sono diversi gli studi scientifici che confermano che le relazioni possono ostacolare, ma anche aiutare il nostro progresso. Ad esempio una ricerca ha dimostrato che le persone hanno molta più probabilità di smettere di fumare o di dimagrire se il loro partner si unisce a loro nella sfida. Non si tratta di conformismo, ma della virtù propria dei membri di una coppia di motivarsi (e modellarsi) a vicenda.



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