I disturbi alimentari possono essere non facili da riconoscere, specialmente al loro esordio. Ecco qualche consiglio per capire se un amico o un familiare soffre di DCA.
Riconoscere i disturbi alimentari è essenziale per intervenire precocemente e offrire supporto adeguato. Questi disturbi sono caratterizzati da comportamenti alimentari disfunzionali che influiscono negativamente sulla salute fisica, emotiva e mentale di una persona: chi ha un DCA ha una relazione problematica con l’alimentazione, il peso e l’immagine personale. Spesso sono presenti anche altre patologie psichiatriche come ansia e depressione.
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Al momento si conoscono sei disturbi alimentari. I più conosciuti sono l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata, ma esistono anche disturbi meno comuni come la pica, il disturbo evitante-restrittivo e il disturbo da ruminazione.
Di seguito elenchiamo le caratteristiche dei principali disturbi alimentari.
L’anoressia si manifesta con una preoccupazione eccessiva per il peso corporeo e una forte restrizione alimentare. Le persone anoressiche spesso assumono comportamenti dannosi come saltare i pasti, mangiare pochissimo, assumere lassativi e diuretici nel tentativo di controllare il loro peso. Tendono a pesarsi molto spesso e l’idea di aumentare anche di solo alcuni grammi è estremamente terrorizzante per loro. La conseguenza più grave dell’anoressia è una perdita di peso eccessiva che può portare a uno stato di denutrizione anche fatale.
La bulimia è più difficile da individuare dell’anoressia perché le persone che ne soffrono di solito tendono a mantenere un peso nella norma. Tuttavia è possibile individuarla notando segni come la perdita dello smalto dei denti, le fluttuazioni di peso e gli stati depressivi della persona. Chi è bulimico infatti tende ad avere episodi in cui consuma molto cibo, seguiti da condotte compensatorie come il vomito autoindotto, l’esercizio fisico estremo o l’assunzione di lassativi.
- Disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating)
Le persone che soffrono di disturbo da alimentazione incontrollata hanno frequenti episodi di abbuffate, ossia di ingestione esagerata di cibo in un breve arco temporale. A differenza dei bulimici, i binge eater non adottano tecniche compensatorie e quindi finiscono per aumentare di peso. Spesso in associazione alle abbuffate sperimentano sensi di colpa, tristezza e vergogna.
Quali sono le cause psicologiche dei disturbi alimentari? L’origine di queste malattie è complessa, tuttavia esistono alcuni fattori predisponenti:
- Bassa autostima
- Traumi psicologici
- Storia di abusi
- Problemi familiari
- Perfezionismo
- Mania del controllo
- Disturbi depressivi
- Forte stress
Le cause psicologiche possono essere accompagnate da fattori culturali, come ad esempio un’aderenza ai modelli estetici imposti dalla società.
Quali segni possono indicare la presenza di un DCA? Possiamo considerare:
- Sintomi fisici: si possono notare fluttuazioni di peso, stanchezza costante, pallore, perdita dei capelli, sensibilità eccessiva al freddo, assenza di ciclo mestruale nelle donne, denti rovinati, annebbiamento mentale.
- Segnali comportamentali: lentezza eccessiva nel mangiare, eliminazione di alcuni cibi, evitamento delle situazioni sociali, negazione della fame, furti di cibo dalla dispensa.
- Sintomi emotivi: irritabilità, instabilità emotiva, rigidità, bassa autostima, perdita di interesse nella vita sociale.
I disturbi del comportamento alimentare possono essere molto pericolosi. Se hai il sospetto che un tuo partner, amico o familiare ne soffra fai in modo che possa ricevere un aiuto qualificato da parte di un professionista della salute mentale adeguatamente preparato.