Nirvam home page
Area personaleChatRicercaEsci
Mio Profilo|Mia Area Riservata|Mio Partner Ideale|Miei Avvisi|Mio Account
 Messaggi ricevuti 
 Messaggi inviati
 Messaggi cancellati
 Scrivi un messaggio
 Articoli 
 Visite al mio profilo 
 Richieste Chat 
 Mi hanno votato 
 Sono loro amico 
 Ho votato per loro
 I miei amici
 Lista nera
Mia area
 Attendono accesso 
 Ho autorizzato
 Ho negato accesso
Aree altri utenti
 Attendo accesso da...
 Sono autorizzato da... 
 Autorizzazioni negate 
Magazine
Registrazione richiesta
Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam
Alcune immagini sono così memorabili che hanno il potere di dilatare il tempo
Il senso del tempo che passa non è sempre uguale: a volte i minuti sembrano lunghi e a volte solo istanti. Gli scienziati hanno scoperto che la visione di immagini particolarmente intense fa scorrere il tempo, almeno quello percepito, in modo differente.

L’orologio interno che sta dentro di noi, come tutti sanno, gira a una velocità differente dall’orologio vero nel quale tutti i secondi sono uguali. Si dice, proverbialmente che il tempo trascorso nel piacere sia infinitamente più veloce di quello passato in modo spiacevole o noioso. Non è vero a livello puramente misurabile, ma a livello psicologico si tratta di una verità incontrovertibile.

Link sponsorizzato

Ma al di là di piacere e non piacere, lo stimolo ambientale è fondamentale per l’orologio interno: una stanza bianca da fissare per un minuto farà sembrare quel tempo eterno, a differenza di una stanza di museo piena di opere d’arte che può essere osservata per diversi minuti che sembreranno secondi. Insomma, basta una piccola variazione nello scenario intorno a noi e anche l’orologio interno si modifica. Nello specifico, alcuni scienziati sostengono che osservare fotografie o immagini che esercitano una forte attrazione sulla nostra psiche rallenti il senso del tempo.

A sostenere questa tesi è un articolo apparso su Nature Human Behaviour, ad opera di un gruppo di neuroscienziati cognitivi della George Mason University. Lo studio, molto complesso, ha posto quasi 200 volontari di fronte a una varietà di test su percezione del tempo, memoria e immagini. Risulta che le immagini più luminose, nitide e meno affollate, ossia meno caotiche, dilatano la percezione del tempo. Lo stesso accade con le fotografie esteticamente belle, dunque “memorabili”. Al contrario immagini troppo affollate e confuse mandano il cervello in modalità di "riserva energetica", facendolo desistere dallo sforzo di afferrare i particolari.

Più il tempo percepito rallenta, meglio la mente ricorda l’immagine che ha visto anche a distanza di tempo: è così che alcuni particolari fotografici o pittorici diventano iconici.

Ciò che è interessante per gli scienziati è la correlazione tra percezione di rallentamento del tempo e la memoria. Questa scoperta potrebbe tornare utile, ad esempio, per gli studenti e gli insegnanti: proporre immagini chiare e semplici a discapito di grandi grafici potrebbe aiutarli a memorizzare meglio delle informazioni importanti.

Questa scoperta è utile anche, in potenza, in campo medico e psicologico. Alcune condizioni, come schizofrenia e ADHD, comportano alterazioni nella percezione del tempo. Indagare come la percezione dello scorrere dei secondi e dei minuti viene influenzata dagli stimoli sensoriali (la vista in questo caso, ma non solo) può essere uno stimolo di ricerca molto promettente.



 Commenti (1)
Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
  1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
    Articoletto riletto due volte ma poco comprensibile.


Consigli utili Condizioni d'uso Privacy policy Cookie policy Contattaci