Numerosi studi affermano che l'amore non può prescindere dal cibo e spesso le nostre scelte alimentari, insieme al nostro modo di mangiare, rivelano il nostro approccio alla sessualità. Cosa accomuna questi due elementi? E Tu, che “tipo“ sei?
Lo stretto legame tra l'eros e il cibo è vecchio quanto l’uomo sulla Terra.
Se volgiamo uno sguardo alle tradizioni della nostra cultura, ci
accorgiamo, infatti, che i piaceri della gola sono, da sempre, legati a
quelli della sessualità: basti pensare al peccato di Adamo ed Eva,
raccontato attraverso la metafora della mela tentatrice.
Nell’”Apocalisse di Mosè”, apocrifo dell'Antico Testamento, Eva,
l’ultimo giorno nell’Eden, recita:
"Il serpente versò sul frutto il veleno della sua malvagità che è la
Lussuria, perché essa è il principio di tutti i mali, poi piegò il ramo
verso di me, e io colsi il frutto e ne mangiai".
Anche nell'antica Grecia possiamo riscontrare, in alcuni dipinti, come i simposi, vietati alle spose ma permessi alle
etère, erano circoli culturali elitari dove si discuteva sì di filosofia ma
spesso si trasformavano in vere e proprie orge.
Link sponsorizzato
Se passiamo poi alla Roma di epoca imperiale ritroviamo una descrizione di sesso in cucina liberamente ispirata a “Le Metomorfosi” di Lucio Apuleio, scritta nel II secolo d.C.:
"È una Venere che si arrende sul tavolaccio da cucina, tra verdure
tagliate, briciole di pane con le tazze colme di spezie che vengono
rovesciate dall'ardore della passione... Tutto mentre la cena dei
padroni aspetta sul fuoco, ribollendo la sua impazienza".
Non serve però andare così lontano per dimostrare che sesso e cibo sono
legati: anche ai giorni nostri, per fare solo un esempio, sono
molte le pubblicità di prodotti alimentari che fanno un esplicito
riferimento alla sessualità. Come dimenticare poi quello spot di qualche
anno fa che recitava "Fate l'amore con il sapore"? Giusto per citarne qualcuno...
Quali possono essere le cause di un legame così inscindibile?
All'origine di questo connubio si possono individuare diverse ragioni: in
primis, c'è da riconoscere che entrambi rappresentano dei piaceri intensi e
fortemente appaganti per l'uomo. Ambedue sono legati alla socialità: si mangia e si fa sesso insieme ad altre
persone. Il cibo e il sesso, inoltre sono stati per millenni fondamentali per garantire la sopravvivenza della specie: se non
mangiamo moriamo; se non facciamo sesso non ci riproduciamo. Dunque, in
assenza dell'atto del mangiare, come di quello legato al rapporto sessuale,
l'essere umano non avrebbe potuto vincere la sfida per la sopravvivenza.
Considerazioni a parte, è innegabile che il cibo abbia un forte impatto sessuale su mente e corpo. Esso è un tranquillante naturale, produce endorfine, ci calma
e ci distende. Di conseguenza, non mangiando siamo suscettibili e nervosi,
quindi meno disposti ad abbandonarci al piacere, al punto che si può
parlare di vera e propria 'anoressia sessuale'.
Quando ci sentiamo presi, infatuati da qualcuno facilmente perdiamo il
senso della fame. Il nostro organismo produce stimolanti chimici, feniletilamina e noradrenatina, che ci fanno sentire vivi,
energici, euforici. In effetti, quando iniziamo una nuova relazione non è
raro dimagrire.
Anche quando viviamo un rifiuto o un abbandono, può succedere qualcosa nel nostro modo di mangiare. Ci trascuriamo,
rifiutiamo il cibo oppure, al contrario, sentiamo il bisogno di riempirci, di colmare quei vuoti che qualcuno ci ha lasciato o che
non abbiamo mai sondato, cercando cioè dei sostituti simbolici: siamo attratti da cibi
particolari che diventano in qualche modo sostituti dell'amore.
È noto l'effetto stimolante del cioccolato, soprattutto fondente, che
contiene una sostanza chimica che infonde il rilascio di dopamina liberata durante l'orgasmo o diverse attività
eccitanti. Ma anche altri alimenti, come vedremo, sono portatori di
proprietà "antidepressive", stimolanti e anche afrodisiache.
Dimmi come mangi e ti dirò che amante sei...
Il nostro rapporto col cibo ci dice molto del nostro approccio alla
sessualità. Ispirandosi ai quattro elementi naturali, la sessuologa Sara
Padovano distingue quattro tipologie di amanti:
1- Tipo Fuoco:
A tavola assaggia e fugge, ama i sapori forti, mangiare in piedi e mai ad
orari prestabiliti. A letto vuole tutto e subito, predilige i rapporti
multipli, e si contraddistingue per passioni che spesso si affievoliscono
celermente."
2- Tipo Aria:
A tavola ama sperimentare e creare gusti e accostamenti arditi, che lo
incuriosiscono molto. A letto è come una farfalla impazzita che ama volare
di fiore in fiore, quando il legame affettivo diventa troppo stretto si
infastidisce e tende a sparire".
3- Tipo Acqua:
Accomodante a tavola come a letto, prende quello che l’altro ha ordinato,
perché ha come obiettivo l’armonia. Nel sesso si dimostra dolce ed attento
ai bisogni dell’altro, riuscendo a capire quando il partner ha bisogno di
coccole o di essere lasciato in pace.
4- Tipo Terra:
Per lui la tavola è convivialità, per cui oltre al cibo è importante anche
la compagnia. A letto non ama le avventure e cerca rapporti stabili e
costruttivi, basati su stabilità e sentimento. Non ama i convenevoli a
tavola e i preliminari a letto: preferisce arrivare subito al piatto forte,
che però consuma con gusto e la dovuta calma".
Qualche cibo può renderci, invece, l'amante migliore?
L'elenco e` piuttosto corposo ma, come e` ovvio, ci limitiamo ad indicare
solo quelli comunemente ritenuti più efficaci:
1. Fichi: sono ricchi di manganese, magnesio, vitamina E e
zinco, che sono essenziali per la salute sessuale.
2. Anguria: contengono citrullina, che stimola il corpo a
rilasciare arginina, che a sua volta rilassa i vasi sanguigni e avrebbe un
effetto simile al Viagra.
3. Champagne: ingrediente immancabile nelle cene
afrodisiache, entra nel flusso sanguigno piu` rapidamente del classico
vino, per cui se ne puo` bere di meno ed essere pronti a gettarsi tra le
braccia del partner anziche´ tra quelle di Morfeo. Teniamo presente che uve
come Pinot Noir e Pinot Meunier contengono molti antiossidanti, al pari del
vino rosso.
4. Rosmarino: laddove il piatto lo possa prevedere e` quanto di meglio c'e`
per favorire la digestione e "stimolare" al tempo stesso. Una buona
digestione permette di non deviare il flusso di sangue allo stomaco, invece
che nelle aree che piu` interessano in certe occasioni. Secondo
l'aromaterapia, poi, il profumo di rosmarino e` tonico e stimolante.
5. Peperoncino: e` uno dei simboli per eccellenza dell'eccitazione
sessuale. Rosso, come il colore della passione, replica sul corpo i sintomi
dell'eccitazione che si manifestano con guance arrossate, sensazione di
calore, formicolio, labbra piu` carnose che invitano a essere baciate.
6. Formaggio: stimola la produzione di endorfine in misura dieci volte
maggiore rispetto al piu` conosciuto e blasonato cioccolato, ritenuto da
molti un buon afrodisiaco.