Per la maggior parte di noi, bisogna pur dirlo, fare le pulizie non è un piacere ma è piuttosto una noia o peggio una tortura. Ecco perché potrebbe essere utile provare metodi nuovi ispirandosi all'approccio dei monaci buddisti. E trasformando la pulizia in meditazione.
Sì, pulire casa è un'impresa scocciante e soprattutto continua: ogni giorno c'è sempre da fare, a meno che non si voglia precipitare nella trascuratezza. Ma, soprattutto se si lavora per molte ore, sembra di non avere mai abbastanza tempo e abbastanza voglia per lavare i piatti o i pavimenti del bagno.
Se anche voi odiate le pulizie di casa, il consiglio è provare uno dei tanti metodi "alternativi" che il web propone. Alternativi in fatto di tempi e di piano settimanale, non certo di metodo (bisogna pur passare l'aspirapolvere).
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Una tra le più interessanti strategie di pulizia per chi lavora e ha poco tempo è quella adottata da tempo immemore nei monasteri buddisti.
In questi monasteri, ogni mattina si dedicano 20 minuti al soji, cioè alla pulizia collettiva degli spazi. Questo momento si situa prima delle preghiere mattutine dei monaci e ha lo scopo di preparare la loro anima, costituendo un momento di meditazione.
Bastino questi due aspetti per capire come adottare il loro metodo può rivoluzionare il nostro modo di pulire casa:
- Intendere la pulizia della casa come pulizia dell'anima, trasformando la rimozione dello sporco in meditazione, può cambiare radicalmente il nostro approccio e donare a questo momento un significato che trascende il fine pratico, trasformando una scocciatura in opportunità.
- Le tempistiche sono rigide: venti minuti, e solo venti. Se il lavoro non è finito, si riprenderà il giorno dopo. Questo consente di dare alle pulizie un tempo breve e delimitato ma costante. Se seguito pedissequamente, la casa risulterà comunque pulita settimanalmente, ma con un enorme guadagno di energie psichiche.
- La pulizia è collettiva e si svolge in turnazione. A meno che non viviate da soli, è utile pulire casa nello stesso momento con tutta la famiglia e cercare di cambiare mansione ogni giorno.
L'interesse di questo approccio alla pulizia è dimostrato da un buon numero di libri usciti recentemente sull'argomento, e lo riteniamo assolutamente da provare!
La cosa più importante, al di là del metodo, è il significato spirituale. Pensare alla pulizia degli spazi come a una meditazione consente di trasformare questi momenti tanto odiati in una sorta di auto-terapia. Come? Cercando di concentrarci esclusivamente sul compito che stiamo svolgendo. Uno dei drammi dell'umanità contemporanea, bombardata da immagini e suoni tecnologici, è l'incapacità di concentrazione completa. Meditare mentre si fa le pulizie significa semplicemente dirottare tutta la propria attenzione sul compito che si sta svolgendo.
Essere completamente presenti a ciò che si fa è, infatti, l'anima della meditazione e le pulizie potrebbero essere un modo come un altro di sperimentare i poteri guaritori di questa pratica. Col vantaggio di trovarsi allo stesso tempo in una casa sempre ordinata e pulita, il che non guasta affatto.