Molte coppie incorrono in questi cinque errori, sperimentando così fraintendimenti e discussioni. Scopriamo insieme quali sono.
I principali errori di comunicazione nelle coppie discendono da uno sguardo distorto sulla relazione e sull'altro. Quando comunichiamo, mettiamo come dice la parola stessa "in comune" delle parti di noi. Se però l'altra persona non è in grado di afferrarle e, inconsciamente, sostituisce ciò che le diamo con un "a priori", cioè con un preconcetto che appartiene a lei e non a noi, la comunicazione non può che trasformarsi in fraintendimento ed equivoco.
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In questo articolo accenneremo brevemente ad alcuni dei più frequenti errori di comunicazione nelle coppie, che sono poi in definitiva errori di visione, con l'intento di riconoscerli per liberarcene e ripulire, per così dire, i canali comunicativi: in questo modo riusciremo ad afferrare pienamente l'altro e non più solo noi stessi.
Se si porta avanti una visione assoluta della realtà e dell'amore, questa può trasformarsi in una fonte di errori comunicativi. Chi vede in termini e standard assoluti i ruoli di coppia può ritrovarsi, consapevole o no, a rifiutare l'intera personalità del partner con motivazioni infantili: "se tu mi ami, devi essere così, devi comportarti così". Ricordiamo che la parola assoluto deriva dal latino e significa, originariamente, "libero da qualsiasi vincolo"; in questo caso, la parola va a definire una visione dei rapporti che non possiede alcun punto di contatto con la realtà, sfumata e complessa, delle cose e delle persone. Dunque, guai ad assolutizzare, pena perdere il contatto con l'altro e con sé.
Dopo aver parlato di assolutizzazione non potevamo che parlare di estremizzazione. La differenza tra i due "errori" sembra essere poca, ma mentre la tentazione di assolutizzare riguarda l'ambito ideale e dei ruoli, l'estremizzazione è piuttosto un fatto emotivo. Chi estremizza tende a fare di ogni piccolo avvenimento una tragedia e di ogni piccola disattenzione un torto. Chi estremizza è quindi, tendenzialmente, una persona insicura e con difficoltà di autocontrollo, una persona che ha bisogno di essere costantemente rassicurata. Questa fragilità può trasformarsi facilmente in una incomprensione di coppia rendendo presenti conflitti e tensioni a senso unico, cioè dove colui che dovrebbe avere torto non crede e non sa di aver commesso uno sgarbo o aver procurato dolore all'altro.
In psicologia la cosiddetta visione a tunnel è un particolare tipo di distorsione che inconsciamente imprimiamo alla realtà. Se scivoliamo in questo tipo di visione iniziamo a vedere solo gli aspetti negativi di qualcosa o qualcuno e non siamo più capaci di focalizzarci su altro. Nelle coppie che sperimentano una crisi, la visione a tunnel è una realtà ampiamente presente e nel suo essere distorta e fallace dà inevitabilmente adito a errori di comunicazione e conflitti. Per cambiare stile comunicativo e visione dobbiamo per prima cosa renderci conto dell'esistenza di questo tunnel negativo: ciò è più facile per chi ha la possibilità di confrontarsi con persone esterne alla coppia, amici e familiari che possano fare una critica onesta degli avvenimenti sollevando diversi punti di vista.
"So cosa stai per dire"; "so cosa stai pensando": quante volte, ad alta voce o dentro di noi, abbiamo pronunciato simili frasi?
Diciamo che anticipare è uno degli errori di comunicazione più comuni nelle coppie e si fonda sul credere di sapere già cosa l'altro pensi e provi, senza lasciarglielo esprimere. Questa supponenza, che fa credere di conoscere il partner meglio di quanto lui non conosca se stesso, ha diversi risvolti negativi: prima di tutto, l'arroganza, ma secondariamente anche situazioni più spiacevoli come la paranoia e il desiderio di controllo.
Cerchiamo, per quanto possibile, di affidarci alle parole dell'altro e a prestar loro fede, anche quando i contenuti ci sembrano in contrasto con l'idea che abbiamo di lui.
"Sei così": ecco un'altra frase lapidaria che molti di noi hanno pronunciato ad alta voce o dentro di sé. Questa frase esprime un tentativo di etichettare l'altra persona, definendola e per questo esorcizzando il potere che ha di stupirci o ferirci. Etichettare le persone è una delle cose più facili e più rassicuranti che ci siano, ma non è certo il modo giusto di comprendere e conoscere chi abbiamo di fronte. Dall'attribuzione di una o più etichette al partner discenderanno di certo errori e storture comunicative.
Questi errori di comunicazione andrebbero risolti appena se ne sente l'avvisaglia: possono inquinare la nostra capacità di godere delle bellezze dell'amore, possono causare litigi inutili ma soprattutto, a lungo andare, possono finire per smorzare l'affetto che proviamo per una persona. Non permettiamo che un'errata comunicazione rovini le nostre relazioni!