Nirvam home page
Area personaleChatRicercaEsci
Mio Profilo|Mia Area Riservata|Mio Partner Ideale|Miei Avvisi|Mio Account
 Messaggi ricevuti 
 Messaggi inviati
 Messaggi cancellati
 Scrivi un messaggio
 Articoli 
 Visite al mio profilo 
 Richieste Chat 
 Mi hanno votato 
 Sono loro amico 
 Ho votato per loro
 I miei amici
 Lista nera
Mia area
 Attendono accesso 
 Ho autorizzato
 Ho negato accesso
Aree altri utenti
 Attendo accesso da...
 Sono autorizzato da... 
 Autorizzazioni negate 
Magazine
Registrazione richiesta
Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam
L'odio ci tiene legati alla persona che ci ha ferito
Il sentimento di odio o di rancore verso un ex o, in generale, verso una persona che ci ha fatto del male è un'esperienza molto comune. Ma, per dimenticare davvero, bisogna lasciarlo andare.

L'odio non è sempre il contrario dell'amore! Quando una persona ci abbandona, ci delude o ci ferisce, odiarla o fingere di farlo è una reazione normalissima, ma non ottiene gli effetti che speriamo. Crediamo, infatti, che tramutare il nostro amore in odio serva ad allontanare la persona in questione dal nostro cuore, mentre invece l'effetto finale è di mantenerci ancora legati a lei, anche per sempre.

Link sponsorizzato

Ogni separazione è assimilabile, in qualche modo, a un lutto, e occorre attraversare delle fasi ben definite per superarla. Una delle fasi più importanti è quella della rabbia, assimilabile al sentimento di odio. Molte persone ritengono che, una volta che la disperazione lascerà il posto alla rabbia, finiranno per stare meglio. Ma se la rabbia, l'odio e il rancore si protraggono significa piuttosto che la ferita non è ancora stata risanata.

Insomma: odio e rabbia sono a volte funzionali, sono normali e probabilmente anche fisiologici. L'odio, infatti, è preferibile al senso di depressione in quanto ha, almeno, la funzione di metterci in attività e di farci rivendicare il nostro valore al di là del torto subito. Ma l'odio, di fatto, si situa a uno stadio di accettazione immaturo.

L'odio, poi, è un sentimento che si collega con la debolezza. Le cause scatenanti sono ferite molto profonde come l'abbandono e il tradimento, e il sentimento che proviamo deriva da un dolore cocente legato a un'impossibilità di reagire nella pratica. L'odio è il sentimento di chi non si è potuto, a suo tempo, difendere come avrebbe voluto.

Non bisogna giudicare i propri sentimenti né soffocarli e anche l'odio, come l'amore, va accolto e capito, ma non va coltivato. Si tratta infatti di un sentimento che, senza produrre nessun riscatto e nessuna vendetta, corrode da dentro chi lo prova, mantenendolo in quello stato di debolezza da cui è scaturita la sua prima origine.

Odiare significa rimanere intrappolati in un vecchio film, quello in cui reciteremo sempre la parte della vittima. Accettare quanto è accaduto e lasciare andare i sentimenti negativi è, invece, il vero passo verso la liberazione, la fine del lutto, la risoluzione del dolore.

Il passato non può essere cambiato e colpevolizzare (o colpevolizzarsi) non serve a nulla, così come non serve a nulla rimuginare su quanto è accaduto sognando irrealizzabili diversi finali. Per quanto sia difficile, dovete pensare che un giorno tutto questo odio e questo dolore dovranno estinguersi e la pace con il passato dovrà essere fatta.

Cercate di non rimanere aggrappati all'odio, alimentandolo volontariamente o involontariamente, e fate invece il possibile per lasciarlo andare, guardando finalmente avanti e non più indietro. Non si tratta necessariamente di perdonare chi vi ha ferito, ma di riconoscere che non meritate di coltivare il buio dentro di voi e avete, invece, diritto alla luce e alla felicità.



 Commenti (7)
Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
  1. mariroose, Parma (Emilia Romagna)
    Vorrei proprio spegnere l odio e il risentimento, non ci riesco, faccio finta di niente e non rompo il cazzo a nessuno. Il mio odio è il dolore di avere avuto una madre matrigna senza mai capire il perché, pur essendomi allontanata il più possibile da lei, mi sento sempre inadeguata, diversa...
  2. peperoncina5, Cosenza (Calabria)
    Io direi guardare avanti e non pensare il passato ... lo so lo vissuto sulla mia pelle il tradimento ma la vita va avanti piangere sul bagnato non vale la pena 🙏🏼🙏🏼🙏🏼
    manta14, Varese (Lombardia)
    Giusto peperoncina
  3. dario0716, Napoli (Campania)
    Vi pongo un ulteriore quesito, malgrado io sia stato tradito dalla mia compagma e messo alla porta da un giorno all'altro lei continua ad offendermi ed umiliarmi, qualdo dovrei essere io la persona che dovrebbe reagire cosi. Premetto che abbiamo un figlio in comune. Cosa fare in questi casi. Non perde occasione di decantare le doti del nuovo compagno ad esempio che é ricco, piu alto piu bello ecc ecc. Tende sempre di sminuiri ed umiliarmi ma xché in quando io l'ho sempre rispettata e voluta bene. Fatemi capire. Grazie
    dario0716, Napoli (Campania)
    Ciao polemika, è vero alla fine non sapevo chi avevo al mio fianco, difatti lei ora continua a recitare ma non con me, mentre purtroppo con me si rivela come é effettivamente. Il tutto é successo xché lei ha conosciuto un 'altro. Più bello più ricco e più dotato e quelli che mi ha detto ma io aggiungo anche sposato con una figlia forse x questo lei é arrabbiata e se la prende con me a causa del fatto che non é la prima donna in questo suo nuovo amore e scarica su di me. Ma che fare non so. Grazie x la risposta
  4. sacra_rota, Chieti (Abruzzo)
    panta rei... o forse no???
  5. serenita00, Roma (Lazio)
    Verissimo


Consigli utili Condizioni d'uso Privacy policy Cookie policy Contattaci