Il fascino è una sensazione difficile da catalogare, ma di certo estremamente positiva. La nostra mente ha fame di fascino ed è per questo che possiamo definirlo "l'anticamera dell'innamoramento".
Una persona può essere interessante, curiosa, sexy, ma anche dotata di un impasto incredibile di caratteristiche che la rende, semplicemente, affascinante. E che bella questa parola, fascino, con la sua aura impalpabile e il suo potere quasi magico!
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Se "fascino", nell'ambito delle relazioni, è una parola poco usata nel linguaggio comune, gli artisti, i pubblicitari e gli esperti di neuromarketing fanno di esso il loro obiettivo principale, la loro bandiera: affascinare significa creare nel cervello di chi guarda una sensazione sottile di benessere e di interesse, perché apre le porte di un mondo dai colori più vividi del reale.
Il fascino non è una vera e propria emozione, anche se spesso viene inserito tra le "emozioni positive". Che si voglia chiamare emozione oppure sensazione, sicuramente si tratta di un'esperienza variegata e stimolante, in grado di indurre chi lo subisce a prendere decisioni anche importanti, a mettersi in movimento, ad "andare verso".
Subire il fascino di qualcosa o di qualcuno significa sperimentare un'esperienza che coinvolge velocemente il sistema limbico del cervello, portando al rilascio di ormoni legati al piacere come le endorfine. Il fascino induce attenzione, stimola la creatività e può anche far innamorare.
Tanto che c'è chi, soprattutto a scopo economico, studia e conosce le caratteristiche del fascino per utilizzarle ai propri fini, producendo il sottile inganno tipico della pubblicità o persino della manipolazione. Questo perché il potere enorme del fascino, la sensazione della quale il nostro cervello ha in assoluto più fame, porta a rendere un oggetto a prima vista comune un vero e proprio oggetto del desiderio.
Lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi ha studiato a lungo il potere di questa sensazione preoccupato, prima di tutto, di distinguerla dalla semplice attenzione. Rispetto alla generica attenzione, il fascino è qualcosa che coinvolge il nostro cervello in modo estremamente profondo e non a caso si tratta, in ambito sentimentale, dell'anticamera dell'innamoramento.
Non solo: secondo un altro eminente studioso, Rafael Bisquerra, il fascino è il principe delle cosiddette emozioni estetiche, cioè emozioni scatenate da qualcosa che il nostro sistema neurologico percepisce istintivamente come "bello".
Attenzione! Il bello non è semplicemente ciò che risulta piacevole allo sguardo, anzi: il cervello umano percepisce come tale anche ciò che è carico di mistero, addirittura ambiguità. Lo sapevano bene gli artisti romantici, quando inventarono il concetto di "sublime". Il sublime non è semplicemente qualcosa di bello, ma un insieme di caratteristiche che elevano un oggetto, una persona o un'opera d'arte al di sopra della normale percezione, spesso con un sentimento di mancanza, con qualche punto vuoto, con un'aura di potenza e di mistero.
Noi esseri umani, per natura, abbiamo fame di bellezza, di sublime e di fascino, ed è per questo che ci innamoriamo quando lo incontriamo.
Ma non esistono una ricetta o una definizione unica, valida per tutti, di cosa questo fascino sia in realtà: non è qualcosa che è possibile imparare, ma piuttosto una potenza dalla quale lasciarci invadere, presente in tante realtà e persone anche insospettabili, pronte a colpire la nostra fantasia.