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I diversi tipi di relazioni tossiche
Le relazioni tossiche sono, semplicemente, legami che sono dannosi per chi li vive, all'interno di coppie unite più dall'odio che dall'amore. Se state vivendo un'esperienza di questo tipo è importante che cerchiate di allontanarvene, anche se non è semplice.

L'amore tossico è qualcosa di ben diverso da un rapporto in crisi o da un nodo problematico all'interno della coppia: quando un amore diventa tossico, significa che diviene fonte di continuo danno per chi lo vive. In presenza di un rapporto del genere i due partner, anche quando rimangono insieme, si sentono e finiscono per essere lentamente corrosi da dentro e privati della propria personalità, della gioia di vivere, dell'autostima.

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Spesso riconoscere un amore tossico è difficile, la coscienza si va a nascondere dentro un reticolo di bugie e ci si rifiuta di ammettere la realtà. Sembra impossibile pensare che il nostro legame con l'uomo o la donna che ci sta accanto possa essere governato dall'ira, dall'odio o dalla violenza psicologica, e non invece da ciò che daremmo per scontato: l'amore.

Qualunque rapporto può trasformarsi e diventare tossico, e quindi non si tratta di aver scelto o meno una persona sbagliata. Quando però i due partner iniziano ad allontanarsi dai propri bisogni emotivi e da quelli del compagno/a, rifiutandosi di ascoltare e di ascoltarsi, ecco che le basi per una relazione tossica iniziano a predisporsi.

Naturalmente, nel novero delle relazioni di questo tipo rientrano anche quelle che vengono strette con persone affette da disturbi o tendenze dannosi come il narcisismo. Stare con una persona che possiede un paradigma mentale antisociale difficilmente può condurre a una relazione sana.

Esistono diversi tipi di relazioni tossiche:

  • Coppia sado-masochistica. Le persone con tendenza masochistica, spesso donne, sono individui che nell'infanzia riuscivano a ottenere le attenzioni dei genitori solo quando si mostravano fragili o malati. In tal modo, in età adulta, continuano a infilarsi in relazioni che producono sofferenza, considerando quest'ultima qualcosa di meritato e necessario per ottenere considerazione. Ecco così che il masochista va in cerca di un partner insensibile, assente, "sadico". 
  • Dipendenza affettiva o co-dipendenza. La dipendenza affettiva è, come la parola stessa descrive, una spirale discendente che porta uno o entrambi i partner a isolarsi progressivamente dal loro contesto sociale, investendo ogni energia e ogni pensiero in una relazione che diventa il polo della loro esistenza. Che cosa c'è di sbagliato? Principalmente il fatto che questo tipo di relazioni sono correlate da una estrema ansia da separazione, paura della solitudine, incapacità di distacco persino se qualcosa inizia ad andare male, inclusi casi di tradimento o violenza domestica. 
  • Coppie in "lotta di potere". Se nelle coppie che abbiamo appena descritto c'è quasi sempre un partner dominante e uno che subisce passivamente, in questo caso i ruoli sono omogenei. Le coppie che vivono una lotta di potere sono unite, più che dall'amore, dalla rabbia: i conflitti sono continui e sfibranti, battaglie quotidiane che rivelano spesso due anime soggette alla depressione. Si tratta di un tipo di legame tossico molto presente nelle coppie che decidono di non separarsi e continuano a vivere insieme anche se l'amore si è esaurito, ad esempio per via dei figli. 
  • Coppie-non coppie, ovvero amori a senso unico. Gli amori impossibili sono tra le esperienze di coppia più devastanti. Parliamo di coppie nelle quali uno dei partner è anaffettivo, non in grado di amare, oppure è impegnato in un'altra relazione, oppure non è interessato a far evolvere il legame. La "vittima", l'altro partner, può essere spinto da una tendenza masochistica o da una forma di dipendenza affettiva e continuare a vivere un eterno sacrificio, un eterno lutto d'amore. 

Nessuna tra queste coppie potrà mai funzionare, perché mancano del tutto i presupposti per costruire un legame sano. Sarebbe facile invitarvi ad interrompere la relazione che state vivendo, se ravvisate in essa elementi tossici, ma sappiamo benissimo che non è facile. Risulta quasi indispensabile, a questo punto, il ricorso all'aiuto di uno psicologo. Lasciarsi alle spalle le relazioni tossiche è l'unico modo per rendere la propria vita una vita sana e felice.



 Commenti (4)
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  1. lita6, Trieste (Friuli-Venezia Giulia)
    Sicuramente vero che non è facile lasciare, per allontanarsi bisogna cercare quella parte mancante di noi che viene colmata, seppure in modo disfunzionale, dal rapporto con quella determinata persona
  2. vivalacampagna, Cortona (Toscana)
    Anche io ho vissuto tempo fa una relazione con una persona anaffettiva. Era davvero una coppia-non coppia, due monadi. Avevo letteralmente perso la voglia di vivere. Quando, gradualmente, ho preso coscienza che dipendeva dal rapporto con lui, l'ho mandato al diavolo, sperimentando immediatamente una sensazione di benessere e felicità. Finalmente ero tornata libera di vivere! P.s. Nonostante siano passati due anni, lui mi cerca ancora. Ah, ah, ah!!!
  3. manta14, Varese (Lombardia)
    Devo dire che scrivete delle cose veramente importanti, analisi profonde che vengono sicuramente elaborate da professionisti del settore, non ne perdo una.
  4. marisanatura, Catania (Sicilia)
    Si e tutto vero ne soffro troppo


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