Il dolore dopo una delusione non deriva da ciò che ti è stato fatto, ma dalle tue aspettative infrante
L’illusione porta alla delusione: lo dovremmo sapere, ma a volte ce ne dimentichiamo.
La delusione fa male. Sentirci rivolgere parole taglienti da una persona che pensavamo ci avrebbe capiti, venire ignorati dal partner dopo una brutta giornata, vedere i nostri bisogni calpestati quando invece ci aspettavamo una rete di supporto… tutto questo ci precipita nella negatività e potremmo non sapere come uscirne.
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Dobbiamo ricordare però, per renderci conto di cosa sta accadendo in noi, che una delusione arriva sempre dopo un’illusione. Non ci avevi pensato, vero? È molto probabile che il dolore che avvertiamo quando siamo delusi arrivi non tanto dall’accaduto, ma dal vedere infrante le nostre aspettative. Rileggi le frasi che abbiamo scritto sopra: la frustrazione arriva sempre quando ci si aspetta qualcosa che non avviene. Essere insultati pesantemente da uno sconosciuto per strada fa infinitamente meno male di una sola parola denigratoria, magari detta senza intenzione, da parte di chi amiamo.
Le aspettative sono, per noi, dei patti non scritti. Regolano le interazioni tra le persone e non è possibile evitarle completamente. Da un amico ci aspettiamo che ci sia vicino nel momento del bisogno, dalla famiglia ci aspettiamo comprensione e sostegno, perché pensiamo che sia naturale e giusto così. Non è necessario dirsi certe cose, non è necessario fare promesse. Almeno, così tendiamo a pensare. La realtà invece è più complessa: dobbiamo renderci conto col fatto che questo patto non scritto non vale necessariamente per l’altro.
È vero, un amico teoricamente dovrebbe venirci incontro quando siamo tristi, dovrebbe consolarci e supportarci: ma siamo sicuri che la persona in questione abbia accettato questo dogma? Possiamo lamentarci finché vogliamo, ma spesso la “colpa” non è da imputare all’altro bensì a noi stessi, che abbiamo sperato troppo. È dura da ammettere, ma questa è la realtà.
Sbarazzarsi dell’illusione che porta alla delusione non significa smettere di credere nell’umanità. Significa però diventare più maturi e lasciare andare alcuni preconcetti. Ecco qualche consiglio utile per soffrire meno la delusione e per prevenirla:
- Liberarsi dell’illusone della reciprocità
Possiamo essere disposti a fare qualcosa per qualcuno, ma non è detto che l’altro ricambierebbe. E non è sempre cattiveria o disinteresse: a volte i codici morali delle altre persone sono diversi dai nostri. Possiamo aspettarci che dopo avere avuto una rottura con il nostro partner quell’amico ci chiami, ma magari lui è fatto diversamente e non lo reputa necessario. Dobbiamo smettere di pensare che, solo perché noi faremmo qualcosa, l’altro debba corrispondere e comportarsi allo stesso modo. Può essere triste, specialmente quando pensiamo che daremmo la vita per una persona che non farebbe altrettanto, ma questa è la realtà.
- Comunicare prima di presumere
A volte i nostri bisogni vengono ignorati non per colpa ma, appunto, per ignoranza. Come possiamo pensare che il partner ci consoli nel modo giusto se non sa di cosa avremmo bisogno? Potrebbe immaginarlo, potrebbe capirlo, pensiamo. E no, non è così. A volte tutto quello che serve è chiedere. Scopriremmo così che l’altra persona ha veramente voglia di starci vicino e semplicemente non sapeva come fare.
- Diversificare i nostri investimenti emotivi o rivederli
A volte pensiamo di poter contare su persone che non sono in grado di “reggere” i nostri problemi. Forse non hanno gli strumenti psicologici giusti, forse sono troppo fragili, forse ancora non investono nella relazione tanto quanto noi. Ecco perché è importante avere una rete, piuttosto che una sola persona fidata. Chi ha a disposizione una rete di supporto sa che può prendere il meglio da tutti coloro che gli stanno intorno, senza dover caricare il partner o il migliore amico di un peso troppo grande per lui. E se proprio ci rendiamo conto che la persona su cui abbiamo investito non ha un livello di coinvolgimento pari al nostro, è il momento di cominciare a vedere la relazione con altri occhi e, se lo riteniamo, cercare altri rapporti che ci soddisfino di più.