È possibile separarsi senza soffrire? Forse no, però è possibile rendere il processo di separazione meno doloroso seguendo alcune regole di buonsenso.
Anche quando la decisione di separarsi è presa di comune accordo e senza grandi conflitti, il processo di allontanamento non è mai semplice. Una separazione fa riemergere antiche ferite e per la maggior parte delle persone è vissuta come un vero e proprio lutto. Anche se non ci sono strategie universali per stare bene in questa fase, è possibile seguire alcuni dei semplici consigli che daremo. Ma il vero nodo è permettersi di stare male, ascoltarsi, rendersi conto che si può sempre contare sulla famiglia e su persone fidate. Il secondo punto è non farsi prendere dal panico e affrontare tutti gli aspetti della separazione con la maggiore calma possibile.
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Detto ciò, ecco i nostri consigli:
- Accettare quello che sta succedendo
La prima sfida è accettare la realtà. A volte si rimane bloccati nella rabbia o nella negazione, come se non volessimo davvero credere che sia finita. È normale, ma prima o poi bisogna fare i conti con la situazione. Permettersi di essere tristi, arrabbiati o confusi è parte del processo. Parlare con un amico fidato, scrivere quello che si prova o anche piangere quando serve non è segno di debolezza, ma di elaborazione.
Il modo in cui si parla con l’ex partner può cambiare completamente il clima della separazione. Ci si può dire le cose senza urlare, senza rinfacciare vecchi errori e senza trasformare ogni conversazione in una lite. Concentrarsi sulle soluzioni, piuttosto che rivangare i problemi, è già un enorme passo avanti. E se proprio non si riesce, un mediatore familiare può diventare un aiuto prezioso per tenere le emozioni sotto controllo.
Un divorzio è stressante quasi quanto un lutto, e il corpo lo percepisce. In questi momenti, saltare i pasti, dormire male o rinchiudersi in casa sono tentazioni forti, ma controproducenti. Mantenere delle routine sane, muoversi, uscire all’aria aperta, concedersi piccole cose piacevoli: tutto questo aiuta a non affondare. E se serve, rivolgersi a un professionista per un supporto psicologico non è un segno di resa, ma una scelta di forza.
- Affrontare la parte legale senza farsi schiacciare
Oltre alle emozioni, c’è anche la parte pratica e legale, che può diventare un incubo se non la si affronta con metodo. Informarsi bene, scegliere un avvocato che sappia ascoltare e consigliare, valutare soluzioni alternative come la mediazione: tutti questi passaggi riducono tempi, costi e soprattutto stress. Più si riesce a restare razionali in questa fase, più si risparmiano energie preziose.
- Pensare al bene dei figli
Se ci sono figli, il loro benessere deve essere al centro di ogni decisione. Non dovrebbero mai trovarsi nel mezzo del conflitto, né essere usati come messaggeri. Hanno bisogno di sentirsi amati e sicuri, anche se mamma e papà non vivono più insieme. Mostrare loro che si può chiudere una relazione senza distruggersi a vicenda è un regalo enorme per la loro crescita emotiva.
Una separazione segna la fine di qualcosa, ma anche l’inizio di un nuovo percorso. Può diventare l’occasione per riscoprire se stessi, coltivare interessi messi da parte, stringere nuove amicizie e rivedere le proprie priorità. All’inizio può sembrare impossibile, ma col tempo si scopre che non tutto il male viene per nuocere: alcune porte si chiudono, ma altre si aprono.