Lasciare tutto e partire? Sì, ma basta farlo per solo un paio di giorni! Secondo la psicologia, le fughe d’amore sono un vero e proprio balsamo per la salute di coppia.
Un paio di valigie leggere, un biglietto aereo o ferroviario e via, verso mete mai visitate o posti del cuore dove tornare. Le fughe d’amore, cioè le piccole vacanze insieme al proprio partner, sono un turbinio di emozioni. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non si tratta di semplici weekend fuori porta: la possibilità che concedono, cioè quella di staccare più volte in un anno, può essere decisamente benefica per la coppia.
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Qualsiasi legame, tanto più uno stretto come il rapporto di coppia, è soggetto all’usura del quotidiano. Le fughe d’amore possono contribuire a ridare ossigeno alla relazione perché rappresentano piccoli spazi di libertà dove essere se stessi e dedicarsi completamente all’altro. Sappiamo tutti come darsi del tempo di qualità possa contribuire a migliorare l’umore del singolo e la salute della coppia, e questo è confermato anche dalla psicologia.
Le ricerche condotte nel campo della psicologia di coppia confermano che trascorrere qualche giorno lontano dal tran tran quotidiano ha un effetto benefico sulla comunicazione interpersonale e anche sull’intimità. Uscire dalla propria zona di confort significa abbassare le difese e darsi la possibilità di riscoprirsi, anche attraverso piccoli gesti più spontanei, esperienze nuove che accendono la curiosità, momenti di vicinanza e di tenerezza.
Dal punto di vista biologico, le fughe d’amore stimolano la produzione della dopamina, l’ormone del piacere, e dell’ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore. Il cervello registra tutto questo come un segnale positivo e porta a sentirsi istintivamente più connessi al partner, anche dal punto di vista erotico. Si dice spesso che i viaggi in coppia stimolano la passione, e le ricerche in neuropsicologia confermano il sentire comune.
Passiamo alle ricerche scientifiche più recenti. Uno studio del 2021 ha affermato che i viaggi brevi (ad esempio di due o tre giorni) possono avere sulla psiche effetti rigeneranti pari o superiori rispetto alle vacanze lunghe. Uno studio un po’ più datato, del 2015, ha invece analizzato la portata delle fughe d’amore sull’equilibrio di coppia: nel 67% dei casi le persone notavano un miglioramento di almeno un aspetto importante del rapporto dopo un breve viaggio; nel 68% dei casi le persone concordavano sul fatto che i viaggi dovessero essere parte di una routine di coppia sana. Tra i vantaggi maggiori relativi ai viaggi brevi troviamo una maggiore comunicazione tra partner, la possibilità di creare ricordi condivisi e la riduzione dello stress.
Non è un caso che i terapeuti di coppia consiglino spesso a chi ha una relazione in crisi di partire per un viaggio. A volte, staccare per qualche giorno può davvero servire a riparare la coppia. Sapendo questo, però, sarebbe meglio non aspettare che arrivi una crisi per partire: è il caso di cominciare subito, considerando il viaggio un vero e proprio mezzo di manutenzione per la coppia. Non serve andare molto lontano o spendere cifre esorbitanti: anche una sola notte fuori va bene.