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C’è un legame tra animale domestico e personalità?
Un nuovo studio collega la scelta di un cane o di un gatto alla teoria dei “big five” della personalità.

Il mondo si divide, tradizionalmente, tra le persone che amano i gatti e quelle che prediligono i cani (anche se una non residuale fetta di popolazione possiede entrambi). Gli inglesi affermano che esistano “cat persons” e “dog persons”, ma davvero la preferenza per l’uno o l’altro animale domestico può essere legata alla personalità e al carattere?

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Sembra proprio di sì a giudicare da un nuovo studio pubblicato su Anthrozoös! In esso si legge che potrebbero esistere grandi differenze di personalità tra chi sceglie di adottare un gatto o un cane.

Lo studio è stato condotto tramite sondaggio online su 329 persone che possedevano un gatto o un cane e ha cercato di stabilire se esista una correlazione tra l’animale domestico posseduto e i “big five” della personalità.

I "Big Five" sono una delle teorie più accreditate per descrivere la personalità umana. Si tratta di cinque dimensioni principali che, secondo questa teoria, rappresentano i tratti fondamentali che compongono il carattere di una persona. Questi tratti non sono fissi, ma variano da individuo a individuo, e ognuno di noi può collocarsi in una certa posizione lungo lo spettro di ciascuno di questi cinque fattori, che sono estroversione, amicalità, apertura mentale, coscienziosità e stabilità emotiva.

Ebbene, secondo il nuovo studio chi possiede cani tende a essere più stabile mentalmente e più resistente allo stress, mentre al contrario i “gattari” sarebbero più nevrotici. Va spiegato che nella teoria dei big five la parola “nevrotico” indica la tendenza a essere più soggetto a emozioni negative come ansia, irritabilità e tristezza e non la presenza di un disturbo mentale o simili.

Gli amanti dei cani, rispetto a chi adora i mici, secondo lo studio soffrirebbero anche meno la solitudine. Questo apre una domanda: il carattere dei padroni di questi animali era già così strutturato prima che li adottassero o si è modificato in seguito? Ad esempio i padroni di cani potrebbero sentirsi meno soli perché questi animali tendono a interagire di più con l’umano?

Su questa questione, gli autori dello studio lasciano un punto di domanda, anche se tendono a pensare che i fattori di personalità analizzati siano “a priori” e non sorgano dopo avere adottato un gatto o un cane. Insomma, la scelta dell’animale domestico arriva di conseguenza rispetto al carattere della persona e non è tanto l’animale a influenzare l’uomo quanto il contrario.

Resta il fatto che, per molti, la scelta di un animale domestico dipende anche e soprattutto dalle possibilità che si hanno. Chi lavora molto o ha poco spazio potrebbe optare per un gatto pur preferendo i cani, ad esempio. È però interessante questo “ponte” tra tratti della personalità individuali e il tipo di animale domestico che si sceglie di avere.



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