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Quali sono i veri pro e contro della competitività e come gestirli
La competitività non è né positiva né negativa, ma ha tuttavia dei pro e contro rilevanti che bisogna conoscere.

La competitività è un termine che spesso viene usato in ambito lavorativo, ma in realtà è una tendenza che si evidenzia anche nelle relazioni. Quando parliamo di competitività ci riferiamo alla volontà di raggiungere obiettivi sfidanti, desiderare il riconoscimento o anche voler primeggiare. La competitività in senso assoluto non è né positiva né negativa: è un atteggiamento che esiste in qualsiasi specie animale, anzi, è forse tra le caratteristiche che più ci avvicinano alla nostra natura atavica.

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Il fatto che la competitività non sia buona né cattiva non esclude però la presenza di pro e contro che possono impattare fortemente sulla vita. Ecco dunque quali sono i veri vantaggi e svantaggi dell’essere competitivi.

  • I lati positivi della competitività

La competitività ha il pregio di accrescere la motivazione, aiutando a raggiungere risultati che altrimenti potrebbero essere difficili o impossibili. Sul lavoro, essere competitivi migliora la produttività e con essa l’autostima. Anche se la volontà di raggiungere obiettivi alti predispone alla possibilità di fallire, la competitività è una molla potente che allena la coscienza di sé, la resilienza e l’atteggiamento positivo nei confronti delle proprie possibilità. È perciò possibile che una persona competitiva sia più ottimista, più cosciente di sé, più “magnetica” e più volitiva della media, cose che la portano a sentirsi meglio con se stessa e con gli altri.

  • I lati negativi della competitività

Tra i lati negativi della competitività ci sono sicuramente l’ansia e lo stress, due subdoli nemici che entrano in gioco ogni volta che si dà tutto per ottenere ciò che si vuole. La competitività può spingere a privarsi del sonno, del cibo o dello svago necessari ad allentare ansia e stress, sacrificando tutto per il risultato. Un altro lato negativo della competitività è che può alimentare una pressione sociale non indifferente: quando si vola alto si attirano su di sé sguardi che possono diventare anche molto pesanti, giudicanti, ulteriormente ansiogeni. La competitività, inoltre, può spingere a ricorrere a qualche bassezza pur di ottenere il risultato che si vuole, causando dilemmi etici e conflitti di coscienza. La competitività, infine, può essere fonte di esaurimento e frustrazione quando il risultato sperato non viene mai ottenuto, con conseguente aumento del rischio di sviluppare una depressione.

La competitività ha una natura ambivalente: da un lato ci porta in alto, affinando sensi e mente per spingerli oltre l’ostacolo, dall’altro tende a lasciare un senso di oppressione che se non adeguatamente gestito si trasforma in un vero e proprio burnout. Chi sa di essere competitivo o vive in un ambiente competitivo deve essere cosciente di avere tra le mani qualcosa di potente ma pericoloso e deve imparare a gestire le proprie forze per non trasformare la propria fiamma in un fiammifero.



 Commenti (2)
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  1. ottimista1967, Monza (Lombardia)
    Personalmente penso di essere fuori dai giochi per età e situazione personale. Quando sento parlare di competitività, l' unico ambito dove credo abbia valore, sia sul lavoro. Credo fortemente in uno stato laico, democratico e nella meritocrazia. Da questo punto di vista uno spirito competitivo, propensione ai risultati, hard ( e in minor misura soft ) skills sono ( o dovrebbero) essere dei buoni alleati per riuscire sul lavoro. Il mondo di oggi è sempre più competitivo, chi apprezza e ha buona dimestichezza con le STEM ( o almeno 1 delle discipline comprese ) ha più chance. Nei rapporti interpersonali ( affettivi ) non lo concepisco. Ma ribadisco la mia situazione è un po' particolare, ho 57 anni, sono single e non ho figli. Devo rispondere solo a me stessa. Buona serata a tutti.
  2. silviadimaria34, Caprarola (Lazio)
    Si verissimo questo argomento. Na non per tutti così.! Sfidarsi non tutti lo fanno sulla negatività ti motivazione volte migliore. Ma molti fa l'effetto opposto peggiorano. Se mai serve pure quella positiva 🤣😂😬😮‍💨🙄😇


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