La nuova classifica delle città più inquinate in Europa indica come pecore nere la Polonia e l’Italia, con il maggior numero di città in cima al triste podio del particolato.
Secondo l'Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), nonostante i grandi passi che sono stati fatti negli ultimi decenni per ridurre l’inquinamento atmosferico, ancora diverse città in Europa presentano livelli di inquinamento rischiosi per la salute.
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L’analisi dell’AEA si è concentrata su 340 città presenti nello Spazio Economico Europeo e ha rilevato i livelli medi di particolato fine, l’agente inquinante che ha un maggiore impatto sulla salute umana. Ne è risultata una classifica delle città migliori e peggiori per qualità dell’aria. Oggi ci concentreremo sulle “pecore nere” anche perché, purtroppo, alcune di loro sono italiane.
Le 10 città più inquinate d’Europa risultano essere:
- Nowy Sacz (Polonia)
- Cremona
- Padova
- Venezia
- Vicenza
- Slavonski Brod (Croazia)
- Brescia
- Zgierz (Polonia)
- Lomxa (Polonia)
- Gliwice (Polonia)
Nel 2008 l’UE, nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria in Europa, ha stabilito un limite massimo per la presenza di particolato fine nell’aria. Il limite è di 25 µg/m3. Sulla base di questo sono state redatte delle classifiche che aiutano a stabilire la bontà dell’aria, dove ovviamente si parla di “qualità molto povera” quando il limite viene avvicinato o addirittura superato.
L’OMS è molto più severa dell’UE e considera un livello massimo di 5 µg/m3 per il particolato fine quando si tratta di una esposizione continuata nel tempo. In poche parole si è al sicuro quando si vive in un ambiente che si mantiene costantemente sotto questa soglia massima.
Secondo gli scienziati l’inquinamento è letale non solo per il Pianeta in cui viviamo, ma anche per noi in quanto singoli esseri umani. L’esposizione prolungata a un’aria inquinata provocherebbe fino a un sesto dei decessi in tutto il mondo.
Le morti correlate all’inquinamento hanno diverse cause, dalla contaminazione da sostanze chimiche all’avvelenamento da piombo, anche se secondo i report oltre il 75% dei decessi riguarda malattie dovute a una cattiva qualità dell’aria.
In Europa siamo relativamente fortunati rispetto ad altri continenti: il 90% dei decessi correlati all’inquinamento avviene lontano da qui, in Paesi come l’India e la Nigeria, dove il reddito medio è scarso e dove ancora si utilizzano macchine obsolete o fonti energetiche altamente inquinanti come il carbone.
Ciononostante, è fondamentale far sì che tutte le nostre città raggiungano livelli di qualità dell’aria accettabili per garantire la salute di chi le abita. Anche una semplice rinite cronica causata dal particolato è una sconfitta per le politiche ecologiche della nostra nazione!