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Margherite: perché sono il fiore del “M’ama o non m’ama?”
I motivi per cui la margherita è il tradizionale fiore degli oracoli d’amore hanno radici nella storia, ma anche nella matematica, come vedremo in questo articolo.

Le margherite sono bei fiori dai petali bianchi che crescono spontaneamente nei prati e lungo le strade. Questi fiori tanto comuni sono protagonisti di un tradizionale oracolo d’amore: “m’ama, non m’ama”, recita l’innamorato staccando uno a uno i petali fino al loro esaurimento, scoprendo così se la persona amata ricambia o non ricambia il sentimento.

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La margherita nel linguaggio dei fiori si accosta alla purezza giovanile, risultando tra i fiori migliori per esprimere il concetto di amore innocente: aggiungerla a un bouquet è sempre una buona idea.

L’origine della margherita come fiore profetico legato all’amore viene attribuita a una nobildonna provenzale vissuta nel tredicesimo secolo, che si chiamava proprio Margherita. Dopo il matrimonio con Luigi IX, re di Francia, la dama visse un lungo periodo di preoccupazione e di infelicità: il marito, partito per le crociate, era stato fatto prigioniero dai Saraceni.

Si narra che il fratello di Margherita, notando il suo struggimento per il marito lontano e in pericolo, le donò alcune margherite, suggerendole di sfogliarle recitando una preghiera per ogni petalo. La donna acconsentì e strappò tanti petali a tanti fiori, pregando ogni giorno per il suo uomo. Quando il re fu liberato e tornò a casa, la moglie gli mostrò il gran mucchio di petali che aveva raccolto per testimoniare la sua devozione; egli, commosso, decise di aggiungere le margherite allo stendardo del suo casato.

L’usanza di strappare i petali alle margherite sperando in un “m’ama”, piuttosto ricorrente nell’iconografia romantica, cela anche ragioni matematiche. Infatti la struttura di questo fiore è coerente con la sequenza di Fibonacci: ciò significa che i numeri dispari sono più ricorrenti di quelli pari. In pratica, una persona che sfoglia una margherita partendo dal “m’ama” ha più possibilità di terminare l’azione con un altro “m’ama”, incrementando le sue possibilità di esito positivo.

Che dire? Ancora una volta tradizioni che sembrano popolari e ingenue racchiudono dentro di sé un miscuglio assai interessante di storia e di scienza. Quasi nessuna tra le tradizioni che sono tramandate da tanto tempo si appoggia su motivazioni e assunti banali! Questa bella storia legata alla margherita dovrebbe stimolare in noi anche l’ammirazione per la conoscenza (e la furbizia) dei nostri antenati, oltre che sulla loro fede incrollabile.



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