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Le relazioni più tossiche sono quelle ambivalenti
Secondo diversi studi di psicologi e medici è possibile dimostrare che le relazioni “grigie” sono le peggiori per la salute mentale e fisica di chi è coinvolto.

Secondo gli esperti di relazioni, i rapporti più pericolosi non sono quelli con chi ci piace e ci rispetta o con chi odiamo (ricambiati) ma sono invece i rapporti “grigi”, ambivalenti.

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A un primo sguardo sembrerebbe che questi rapporti ambigui siano semplicemente una via di mezzo tra l’odio e l’amore, quasi uno stemperamento naturale degli opposti. Ma chiunque abbia vissuto una relazione tossica sa che non è così. È molto, molto più facile restare invischiati nei rapporti ambivalenti piuttosto che in quelli per così dire bianchi o neri. Numerosi studi hanno stabilito che le relazioni “grigie” sono da considerarsi, in realtà, negative.

Ma cosa intendiamo per relazione ambivalente? Alcuni esempi ci sono forniti da un articolo del New York Times: si tratta “dei suoceri che si offrono volontari per badare ai tuoi figli ma sminuiscono la tua genitorialità. Della compagna di stanza che ti aiuta a superare una rottura e poi inizia a uscire con il tuo ex. Del manager che elogia il tuo lavoro ma ti nega la promozione”. Le relazioni ambivalenti hanno un potenziale tossico molto elevato perché spogliano le vittime delle loro difese. Non si sa mai che cosa aspettarsi da rapporti di questo tipo e la vulnerabilità aumenta il dolore quando sono presenti scontri o umiliazioni.

Come spiega nello stesso articolo del New York Times lo psicologo Adam Grant, quando si ha di fronte una persona ambivalente è come avere a che fare con Dottor Jekyll e Mister Hide: l’impossibilità di conoscere in anticipo quale delle due personalità emergerà rende le vittime ancora più vittime. Non solo: spesso le spinge a colpevolizzarsi per il cambio di atteggiamento dell’altro, credendo di essere responsabili dell’emersione del suo lato inquietante.

Quando si è in presenza di stimoli alternativamente positivi e negativi è facile aggrapparsi ai primi per giustificare in qualche modo i secondi. È ciò che accade ai milioni di persone che nel mondo subiscono violenza domestica e ciononostante continuano a restare con il partner.

Secondo alcuni studi, le relazioni ambivalenti sono un vero disastro per la salute emotiva, ma portano problemi anche a livello fisico, il principale dei quali è l’innalzamento della pressione per lo stress. Chi vive questo genere di relazioni tossiche si ammala più facilmente di chi vive rapporti sani e distesi.

Nessuno dovrebbe accettare una relazione tossica, neanche se questa sembra regalare sporadiche gratificazioni. È importante riconoscere i segni di una relazione dannosa e avere il coraggio di uscirne per preservare la propria salute mentale, emotiva e fisica, per cercare finalmente relazioni che siano basate sul rispetto, la felicità e il benessere reciproco.



 Commenti (2)
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  1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
    Queste persone tossiche che sono poi artefici di rapporti ambivalenti a volte non si possono allontanare perché con essi si ha uno stretto rapporto di parentela... In quel caso basta sapere cosa ci si può aspettare da loro e prenderla pure sul ridere, di nascosto. A me non scalfiscono minimamente. Li conosco!
  2. cristina118, Ilopolis (Rio Grande do Sul)
    Concordo plenamente com o artigo, pois pessoas que assim fazem são narcisistas e egoístas ao extremo, além de ser manipuladoras, e o outro, quando vê, está destroçado por concordar com seu algoz.


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