Che cos'è l'impotenza appresa? 5 Atteggiamenti che possono avere un impatto negativo
L’impotenza appresa è un fenomeno molto comune che purtroppo porta tante persone a rinunciare a ciò che amano. Capiamo quali sono i campanelli d’allarme del problema e come superarlo.
L’impotenza appresa è una condizione molto particolare che può capitare a tutti in certi periodi della vita. Prima di indagare questo tema, ricordiamo che per impotenza nel linguaggio psicoanalitico non si intende solo quella sessuale, ma in generale l’incapacità di compiere una determinata azione che si desidera fare.
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Il concetto di impotenza appresa è molto semplice: a un certo punto della vita ci rendiamo conto (o ci convinciamo) di non essere più in grado di fare qualcosa che prima ci sembrava normale, perché abbiamo perso la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Ad esempio, un giovane che è stato un tempo un bambino molto amichevole e loquace potrebbe sentirsi incapace di intrattenere una conversazione; una persona che è stata piuttosto atletica potrebbe convincersi di non essere più in grado di correre o fare certi movimenti senza un riscontro oggettivo, e così via.
Comportamenti di impotenza appresa sono stati studiati negli animali: quando non riescono a scappare da una situazione stressante e negativa finiscono per comportarsi come se non ne fossero davvero in grado (anche se, inutile dirlo, restano sempre teoricamente capaci di arrampicarsi, scappare, mordere ecc).
Quali sono i segnali che possono aiutarci a renderci conto che soffriamo di impotenza appresa? Eccone cinque:
- Bassa autostima
L’impotenza appresa è, per sua natura, un momento di calo dell’autostima. Una persona perfettamente capace di eseguire un compito si ritiene, per diversi motivi, non in grado di farlo.
- Frustrazione
La frustrazione è un elemento fondamentale nell’impotenza appresa, su diversi fronti: da un lato si è frustrati perché si vorrebbe agire ma non ci si sente in grado, dall’altro le frustrazioni subite in passato possono aver contribuito alla nascita di questo senso di impotenza.
- Senso di persecuzione
Il pensiero che “capitano tutte a me” è frequente nei casi di impotenza appresa: la frustrazione porta a incolpare il mondo intero della propria incapacità di fare un’azione anche molto semplice, scaricando ogni responsabilità.
- Procrastinazione
Di solito le persone che soffrono di impotenza appresa fanno di tutto per evitare di fare “quella cosa” che provoca in loro stress e senso di incapacità. Assumono un atteggiamento passivo e cercano di rimandare all’infinito.
- Rinuncia agli obiettivi
Se la situazione non si sblocca, la persona che soffre di impotenza appresa potrebbe rinunciare definitivamente a un obiettivo che pure le sta molto a cuore, condannandosi di fatto all’infelicità.
Superare l’impotenza appresa è possibile, in diversi modi.
Il primo e miglior metodo è seguire una terapia psicologica breve e focalizzata, in modo da eliminare in modo permanente e sicuro il problema.
In alternativa, si può provare ad affrontare il problema in modo laterale, cioè focalizzandosi su ciò che si riesce a controllare e riducendo sempre di più il peso dell’elemento difficile/incontrollabile. Ad esempio, se ci si convince dopo un intervento chirurgico di non essere più in grado di piegare la schiena, si può provare a raccogliere comunque gli oggetti caduti flettendo le ginocchia. Questo può aiutare a ripristinare una certa fiducia in sé che porterà, un domani, anche a tornare a eseguire il movimento “incriminato”.