|  | ➤ Registrazione richiesta Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam Giugno mese del Pride Perché giugno è il mese del Pride LGBT+? Come mai questo evento non si chiama più Gay Pride, come è stato fino a qualche anno fa? Quali sono gli appuntamenti in Italia? Il mese di giugno è da parecchio tempo animato da parate e manifestazioni che in tutto il mondo rappresentano l’orgoglio della comunità LGBT+ e in generale di tutte le minoranze. Il motivo per cui i vari “Pride” (parola che in inglese significa “orgoglio”) si svolgono a giugno è da rintracciarsi nella storia dei movimenti gay.
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Il 28 giugno 1969 avvenne infatti la cosiddetta rivolta di Stonewall, dal nome del gay bar Stonewall Inn di New York dove si verificarono violenti scontri tra gruppi di omosessuali e poliziotti. Quell’avvenimento di oltre cinquant’anni fa è considerato simbolicamente come l’atto di nascita dei movimenti di liberazione gay moderni, contro l’omofobia e l’emarginazione dilaganti in quasi tutti gli stati del mondo.
Il mese del Pride, coerentemente con le sue origini, è da decenni occasione per portare alla ribalta le difficoltà degli orientamenti sessuali minoritari, per chiedere diritti civili e legali e per invitare la società ad essere più inclusiva. Con il tempo, ai gruppi di gay e lesbiche si sono unite alla lotta anche altre minoranze come bisessuali, transessuali, asessuali, queer, non binary… è anche per questo che oggi le tradizionali parate non si chiamano più “Gay Pride” ma soltanto “Pride”, dando l’idea che ciascuno deve essere accettato per ciò che è, senza doversi per forza identificare come omosessuale. La svolta si è verificata quando da orientamento si è cominciato a parlare anche di identità di genere, includendo in questo modo una gran quantità di persone che fino ad allora erano rimaste ai margini sia della maggioranza “etero cis” sia dalla minoranza omosessuale.
I Pride previsti in Italia per quest’anno sono veramente tanti e si svolgeranno nel weekend per consentire una maggiore partecipazione. Le date “calde” saranno, in particolare:
- Il 10 giugno: Messina, Roma, Pordenone, Foggia, Genova, Avellino, Lecco, Cuneo, Dolo.
- Il 17 giugno: Varese, Bergamo, Catania, Bari, Parma, Torino, La Spezia, Mantova, Treviso, Civitanova Marche, Jesi.
- Il 24 giugno: Milano, Chieti, Palermo, Perugia, Taranto, Cagliari, Trieste, Venezia, Imola, Reggio Emilia, Ciriè.
- Il 1 luglio: Napoli, Bologna, Lecce, Siracusa, Ragusa, Favignana, Lodi.
- L’8 luglio: Firenze, Latina, Verona, Belluno, Matera, Reggio Calabria, Campobasso
Alcune altre date successive, da agosto a settembre, rappresenteranno una riedizione del Pride in alcune città già toccate o non interessate nel periodo canonico, come il Rimini Pride che si svolgerà il 6 agosto.
Oltre ai Pride italiani esiste anche una manifestazione ancor più grande, il Pride Europeo, che quest’anno si svolgerà a La Valletta (Malta) il 16 settembre 2023, chiudendo definitivamente un’estate che come abbiamo visto sarà ricca di appuntamenti in tutto il Continente.
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