Rob Brezny, i cui oroscopi sono pubblicati in Italia sulla versione online della rivista Internazionale, è uno degli astrologi più amati al mondo. A cosa deve tanta fama?
I numeri parlano chiaro: quello di Rob Brezny è l’oroscopo più letto d’Italia. Ma la passione per questo astrologo non è circoscritta al nostro Paese: in tanti si presentano al suo “appuntamento” settimanale, da Hong Kong a Singapore, a New York. La sua pagina Facebook conta oltre 350 mila follower e i suoi libri sono ormai best seller. Ma chi è veramente Rob Brezny e a cosa deve la sua straordinaria fama?
Link sponsorizzato
Quello che in Italia è conosciuto come l’astrologo di Internazionale (questo è il periodico che lo pubblica), è ben più che un interprete delle stelle, è un poeta. E questo, ci metteremmo la mano sul fuoco, è il vero motivo per cui è così amato.
In effetti Robert (statunitense di origine) non è un vero astrologo, o almeno, non lo è nel senso convenzionale: il suo oroscopo non è un insieme di previsioni ma è un momento di letteratura. Lui stesso definisce l’oroscopo "un linguaggio poetico dell'anima", un’esperienza paragonabile alla visione di un Kandinsky o alla lettura di una poesia di Neruda.
Gli oroscopi di Brezny hanno uno stile inconfondibile: in essi colui che a questo punto definiremmo “lo scrittore” parla in prima persona, seguendo personalissime suggestioni sovvenutegli durante la settimana appena trascorsa. Spesso Brezny propone l’esempio di un fatto storico o di un personaggio famoso come occasione per meditare su un tema specifico. A questo punto arriva il momento del consiglio, non portato dagli astri a quanto pare, ma dalla forza dell’immaginazione: esso è a volte concreto e simile a un esercizio di meditazione, a volte astratto e poetico. L’oroscopo finisce qui: poche, pochissime connessioni astrali e poca sicumera nel garantire che la prossima settimana sbocceranno amori o arriveranno soldi inaspettati.
La fortuna di Brezny come autore di oroscopi è longeva: le prime “colonne” apparse sui giornali con la sua firma risalgono al 1980. Nel frattempo, oltre a meditare sugli astri, ha avuto il tempo di comporre poesie, scrivere libri e persino di fare carriera come compositore e cantante: sono firmate da lui le colonne sonore di film indipendenti come The Drivetime (1995), di genere fantascientifico. Varie band californiane, anche di un certo successo, possono vantare di averlo avuto in diversi periodi tra i componenti di punta.
In Italia i libri di Brezny sono pubblicati dalla casa editrice Rizzoli. Ricordiamo “La pronoia è l’antidoto alla paranoia” (2006) e “Roboscopo” (2010).
In conclusione, perché Rob Brezny piace tanto? Sicuramente perché è un tipo poliedrico, i cui molti talenti emergono qua e là tra le pagine; poi, perché non ci prende in giro: non finge che le sue siano vere e proprie previsioni astrali, vuole solo trasmettere un’ispirazione; infine, perché la sua visione del mondo è straordinariamente ottimistica: leggendo la sua colonna settimanale ciascuno di noi può respirare un po’ di speranza e guardare al domani in maniera più fiduciosa.