Per questo è importante stabilire un ponte col proprio inconscio dal quale arrivano sempre indicazioni preziose; per questo la soluzione passa dallo sguardo giusto sulle cose e sul mondo interno. Guardare senza giudicare è il modo più corretto e utile per affrontare la vita, che in sé contiene sempre eventi positivi e cose negative. Il nostro Sé (inteso come globalità della psiche, io cosciente compreso) ci porta spontaneamente verso quello che è più adatto a noi e se daremo degli aggettivi statici (sempre bello/sempre brutto) a quello che ci capita, non faremo che crearci delle difficoltà; se invece considereremo il pessimismo o l’ottimismo come occhiali che si possono mettere o togliere secondo le condizioni di luce, ci faremo un favore.
La saggezza antica ci guida
Vale la pena leggere al riguardo una breve storia tratta dalla tradizione taoista: "C'era una volta un contadino cinese molto povero e per vivere lavorava duramente la terra con l'aiuto di suo figlio e di un cavallo, Un giorno il figlio gli disse:
- Padre che disgrazia, il nostro cavallo è scappato dalla stalla! Come faremo adesso?
- Perché la chiami disgrazia? Rispose il padre. Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo!
Qualche giorno dopo il cavallo ritornò portando con sé una cavalla selvatica.
- Padre che fortuna! Esclamò questa volta il ragazzo.
- Perché la chiami fortuna? Rispose il padre. Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo.
Qualche giorno dopo, il giovane nel tentativo di addomesticare la cavalla, venne disarcionato e cadde, fratturandosi una gamba.
- Padre che disgrazia, mi sono fratturato una gamba.
Ma anche questa volta il padre sentenziò: Perché la chiami disgrazia? Aspettiamo e vediamo cosa succede nel tempo. Ma il ragazzo per nulla convinto continuava a lamentarsi nel suo letto.
Qualche tempo dopo, passarono per il villaggio gli inviati del re con il compito di reclutare i giovani da inviare in guerra.
Anche la casa del vecchio contadino venne visitata dai soldati, ma quando trovarono il giovane a letto, con la gamba immobilizzata, lo lasciarono stare e proseguirono il cammino. Poco dopo scoppiò la guerra e tutti i giovani morirono nel campo di battaglia, il giovane si salvò a causa della sua gamba zoppa. Fu così che il giovane capì che non bisogna mai dare per scontato né la disgrazia né la fortuna, ma che bisogna dare tempo al tempo per vedere cosa è bene e cosa è male.
Alla fine, anche nel caso di covid 19, vedremo cosa è veramente male.