|  | ➤ Registrazione richiesta Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam 10 segnali per capire che devi smettere di aiutare qualcuno Aiutare gli altri è bello, ma non si tratta di un'azione unilaterale: a volte occorre esercitare il distacco e accorgersi quando la tua solidarietà ha effetti benefici e quando non è così. Aiutare gli altri, cioè essere solidali, è ciò che ci rende davvero umani: si tratta di qualcosa che contribuisce a creare connessioni e a elevare il nostro spirito. Purtroppo, a volte le buone azioni non vengono apprezzate, ricambiate oppure si ritorcono in forma di danno su chi le ha compiute. Senza contare che a volte anche l'aiuto più disinteressato e sincero può trasformarsi in una doppia dipendenza, dell'altro da te ma anche viceversa. Per questo aiutare gli altri è la cosa più bella che ci sia ma occorre sapere quando è il caso di smettere.
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Ecco dieci possibili casi che possono costituire altrettanti campanelli di allerta e spingerci a desistere dai nostri intenti di solidarietà:
- Il tuo aiuto diviene fonte di dipendenza e non aiuta l'altro a crescere e responsabilizzarsi: questo accade tipicamente tra genitori e figli. A volte occorre fare un passo indietro e, per quanto si sia preoccupati, lasciare che l'altro si confronti con i propri limiti e con le difficoltà della vita, che sappia insomma camminare da solo.
- L'altra persona non ha rispettato gli accordi: se presi i soldi a qualcuno che dice di aver fame e poi lo vedi comprare dei gratta e vinci con i tuoi soldi, questa persona ha violato il vostro patto e non dovresti più aiutarla. Quello che ho fatto è un esempio molto semplice ma questa violazione dei patti avviene spesso in termini molto più sottili.
- Aiutare qualcuno implica compiere azioni disoneste: per quanto siano puri i tuoi intenti di solidarietà e per quanto tu provi amore per la persona in questione, non dovresti mai compromettere la tua integrità per lei.
- Ti senti manipolato: se hai il sospetto che la persona con cui hai a che fare ti stia manipolando, sappi che il tuo aiuto non farà che alimentare questo subdolo gioco.
- L'aiuto non basta mai: se, come dice il proverbio, "dai un dito e l'altro si prende un braccio", è il caso di mettere dei paletti. Se ti accorgi di stare progressivamente dilapidando il tuo tempo e le tue energie, in modo sempre crescente, non puoi fare altro che interrompere il flusso.
- Il tuo aiuto consente all'altra persona di distruggere se stessa: se colui che stai aiutando usa male i doni che gli dai, usandoli per danneggiarsi, devi smettere di incentivarlo.
- Più aiuti, più il rapporto con l'altro si deteriora: questo è sintomo di scarsa sincerità da parte dell'altro e indica un'attitudine aggressiva e manipolatoria.
- Ti senti sfruttato: se hai questa impressione, dovresti fermarti. Non è detto che l'altra persona ti stia realmente sfruttando, ma questa tua sensazione basta a rendere il rapporto di aiuto frustrante e insincero.
- Non riesci a fare a meno di aiutare, ti gratifica troppo: in questo caso potresti essere preda di una sorta di sindrome del crocerossino. Dovresti riconoscere che il tuo aiuto non serve realmente all'altro ma solo a te stesso.
- Aiuti solo per senso di colpa: questo a lungo andare ti provocherà dolore e frustrazione e sarebbe meglio fermarsi.
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