Cosa le persone trovano davvero attraente? No, non è l’aspetto.
Una nuova ricerca smentisce la teoria secondo la quale un bel viso è l’elemento centrale dell’attrazione.
Per decenni la scienza è stata convinta che il segreto dell’attrazione si celasse nei lineamenti del volto. Una proporzione simmetrica tra le varie parti sarebbe, per la parte “antica” del nostro cervello, un segno di buona salute e quindi una sicura attrattiva. Ma ultimamente un gruppo di scienziati sta mettendo alla prova questa teoria, nella convinzione che la vera chiave del fascino non si limiti all’aspetto fisico.
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Un tentativo in questo senso è rappresentato da una ricerca pubblicata sul British Journal of Psychology: il team di studiosi che l’ha firmata sostiene che a fare la differenza siano la nostra voce, il modo in cui ci muoviamo e persino l’odore che emaniamo.
L’esperimento alla base dello studio ha coinvolto 61 persone. Ciascuna di loro ha fornito agli scienziati una fotografia del viso, un video in cui si muoveva in modo naturale, una registrazione della voce e un campione di sudore raccolto dopo un intenso esercizio fisico.
Gli elementi raccolti sono stati sottoposti a un gruppo di valutatori. Questi erano chiamati a giudicare l’attrattività di ciascun partecipante basandosi su un solo stimolo (ad esempio solo la voce o l’odore) oppure su tutti insieme.
Il dato più sorprendente è che, tra tutti gli elementi possibili, è la voce ad avere il primo posto nella classifica dell’attrattività. Il modo in cui parliamo, quindi, conterebbe molto più dell’aspetto fisico. L’odore, invece, è risultato il meno determinante nel meccanismo dell’attrazione, quando era analizzato da solo. Nei video con audio, che combinano voce, immagine e qualità dei movimenti, la potenza attrattiva delle persone era percepita molto più spiccatamente.
Insomma, sembra proprio che l’attrazione non sia determinata solo dai tratti del volto, ma da un mix di elementi. Persone non esteticamente perfette venivano giudicate le più interessanti perché possedevano una voce vibrante e una grazia nei movimenti che alcuni “belli” non possedevano.
La psicologa Francesca Tighinean ha affermato che molto spesso sottostimiamo il nostro potenziale di attrazione. Per renderci conto di quanto risultiamo affascinanti possiamo fare attenzione a cinque segnali:
- Le persone alzano il sopracciglio al nostro cospetto: questo fenomeno, chiamato eyebrow flash, scatta nelle persone quando qualcuno suscita il loro interesse e la loro curiosità. È un ottimo segno.
- Gli altri sono ben disposti ad aiutarci: per il cosiddetto effetto alone le persone sono più disposte ad aiutare chi le affascina. Quindi se notiamo che le persone intorno a noi, anche sconosciute, ci aiutano volentieri, è probabile che abbiamo un potenziale di attrazione.
- Non riceviamo quasi mai complimenti sul nostro aspetto fisico: sembra paradossale, eppure le persone più affascinanti ricevono raramente dei complimenti sul loro aspetto. Questo accade perché gli altri danno per scontato che siano consapevoli del loro appeal.
- Sorprendiamo gli sconosciuti a fissarci: uno dei segnali più evidenti di attrazione è il contatto visivo prolungato.
- Le persone si stupiscono quando ci mostriamo vulnerabili: questo accade quando chi è intorno a noi ci valuta in modo migliore di come ci giudichiamo.
Sembra proprio che l’aspetto fisico abbia un’importanza più limitata di quella che di solito gli attribuiamo. Questo dovrebbe indurci a riflettere: spesso ci struggiamo per problemi relativi, mentre dovremmo imparare a riconoscere meglio il nostro vero potenziale.