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Dipendenza Affettiva, le 4 bugie tipiche a cui si crede sempre
Chi soffre di dipendenza affettiva è spesso vittima di convinzioni sbagliate, che devono essere decostruite per iniziare a guarire.

Chi soffre di dipendenza affettiva spesso non ne è cosciente. Pensa, piuttosto, che il suo modo di vivere l’amore sia normale, lasciandosi condizionare da convinzioni che fanno soffrire ma vengono portate avanti comunque. Il primo passo per rendersi conto che si soffre di dipendenza affettiva e farsi aiutare può essere la decostruzione di queste credenze.

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Vediamo quindi quali sono le 4 bugie tipiche che si racconta chi soffre di dipendenza affettiva:

  • Essere se stessi non è sicuro

Molte persone non si amano, e pensano che esprimersi liberamente sarebbe un errore. Dar voce al vero sé, secondo loro, avrebbe l’effetto di allontanare gli altri. Altre persone sono convinte che per aderire allo stereotipo del partner perfetto sia necessario censurare parti di sé, mettendole in secondo piano rispetto ai “doveri dell’amore”. Spesso è presente la paura che il partner si allontani se si compie qualche gesto percepito come “eccentrico” o “sbagliato”. Questa credenza è distorta e può trasformare il rapporto di coppia in una relazione di facciata, dove la maschera copre la sofferenza di non poter essere autentici.

  • Si ha bisogno del partner per stare bene ed essere felici

Questa è una credenza disadattiva che porta ad appoggiarsi eccessivamente al partner, come se una vita senza di lui fosse impossibile. Chi pensa di avere bisogno del compagno/a per essere felice si pone in una condizione di bisogno spasmodico, che è un segnale di dipendenza affettiva. L’idea che solo in coppia si possa essere soddisfatti viene certamente da credenze diffuse nella nostra società e può condizionare anche le persone più “forti”; tuttavia, chi sta attraversando un momento di fragilità potrebbe introiettare questa credenza in modo più profondo.

  • La relazione funzionerebbe se si fosse una persona diversa

Le persone con una bassa autostima possono colpevolizzarsi per i loro comportamenti e giungere a credere che se solo fossero diverse (più di successo, più belle, più estroverse) si terrebbero stretto il partner per sempre. Questa convinzione può diventare disperante, perché spinge a sentirsi colpevoli per un eventuale allontanamento del partner ed è un freno alla creazione di nuovi rapporti.

  • Reputare il partner più importante di se stessi

Un chiaro segnale di dipendenza affettiva è pensare che la relazione sia più importante di tutto: più importante della salute mentale e fisica, più importante persino della felicità. Chi porta avanti questa credenza si sente insicuro e vulnerabile e tende a sopportare partner abusanti, senza avere il coraggio di lasciarli. Qualcuno potrebbe rinunciare ai suoi bisogni e, cosa altrettanto grave, ai suoi sogni, ad esempio ritirandosi dal lavoro per dedicare tutto il suo tempo al partner e alla famiglia.

Rendersi coscienti che ci si sta raccontando delle bugie e che si soffre di una dipendenza è il primo passo per iniziare a guarire. Sostituire le convinzioni disadattive con altre più positive permette di riprendersi il proprio spazio, di iniziare a dialogare con il partner, di rivendicare i propri bisogni e di vivere il vero sé. Se questo provoca un allontanamento, è importante rendersi conto che si era stretta una relazione con una persona sbagliata.



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