Nell’età di mezzo la percezione di se stessi può cambiare, e spesso in meglio.
L’autopercezione è il modo in cui una persona percepisce se stessa. Potrebbe essere confusa con l’autostima, almeno basandosi sulla definizione che abbiamo dato, invece è qualcosa di diverso: è un modo di guadarsi, di oggettivarsi, di osservare i propri pensieri e comportamenti. L’autopercezione determina alcune domande fondamentali: “Come mi sento?”, “Come mi comporto?”, “Quanto mi stimo?”.
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L’autopercezione è dunque molto importante, e ha anche un impatto sulla personalità. Ma la cosa più sorprendente è che influenza persino il processo di invecchiamento.
La salute dipende da molti fattori: esercizio fisico, alimentazione, predisposizione genetica, ma in parte è influenzata anche dalla mente, dal benessere psicologico e, appunto, dall’autopercezione. Chi si percepisce in modo positivo si prende anche più cura di sé, sia a livello fisico che a livello mentale. Fa buone scelte per se stesso e si predispone a un invecchiamento sano.
Molte cose cambiano dopo i quarant’anni: il metabolismo rallenta, la massa muscolare e la densità ossea diminuiscono, la pelle diventa meno tonica. Negli uomini il livello di testosterone si abbassa, e allo stesso modo nelle donne il progesterone e gli estrogeni calano. Ma dall’altro lato si è più impegnati, più consci di se stessi, più attenti al proprio benessere. Non tutti i cambiamenti dei quarant’anni, infatti, sono negativi. Si è nel pieno della propria chiarezza mentale, sono più definiti bisogni e obiettivi, e così l’autopercezione si fa diversa.
Ma per chi si auto percepisce in maniera un po’ negativa, che cosa bisogna fare? Ci sono alcune buone abitudini che possono fare la differenza:
Appuntare ogni giorno i propri fattori di stress, i propri successi e insuccessi, le fatiche e le gioie aiuta a capire i propri punti di forza e a migliorare la percezione di sé.
- Usare la tecnica dello specchio
La tecnica dello specchio consiste nel guardare il proprio riflesso accompagnandosi con frasi positive: “Sono bello/a, sono forte, sono felice di essere me”.
- Cimentarsi in qualcosa di nuovo
Non è vero che a quarant’anni tutto è già stabilito. Questa età bellissima che si colloca tra il tempo della spensieratezza e il tempo della consapevolezza è ideale per dare luce a nuovi progetti. Che si tratti di cambiare lavoro, di reinventarsi o di provare un nuovo hobby, darsi da fare per portare novità nella propria vita migliora l’autopercezione.
- Cominciare ad allontanare i pensieri negativi
Andare in terapia, praticare la mindfulness, lavorare sulla consapevolezza, meditare: qualsiasi cosa sia utile per gestire le emozioni e allontanare i pensieri negativi ha un impatto sull’autopercezione e incentiva un invecchiamento sano.
- Circondarsi di persone positive
L’autopercezione è in parte influenzata dalle persone che abbiamo intorno. Circondarsi di amici fidati che rimandano un’immagine positiva è molto utile per migliorare l’autopercezione e l’autostima.
In conclusione, l’autopercezione positiva è fondamentale in un’età delicata e meravigliosa come sono i quarant’anni: mentre il corpo inizia a risentire un po’ dell’azione del tempo, l’assetto mentale può farsi più forte, specialmente se si seguono buone abitudini e si dà priorità all’amore per se stessi.