Nirvam home page
Area personaleChatRicercaEsci
Mio Profilo|Mia Area Riservata|Mio Partner Ideale|Miei Avvisi|Mio Account
 Messaggi ricevuti 
 Messaggi inviati
 Messaggi cancellati
 Scrivi un messaggio
 Articoli 
 Visite al mio profilo 
 Richieste Chat 
 Mi hanno votato 
 Sono loro amico 
 Ho votato per loro
 I miei amici
 Lista nera
Mia area
 Attendono accesso 
 Ho autorizzato
 Ho negato accesso
Aree altri utenti
 Attendo accesso da...
 Sono autorizzato da... 
 Autorizzazioni negate 
Magazine
Registrazione richiesta
Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam
Disgusto per il partner: perché avviene?
Esploriamo le cause del sintomo principale della crisi di coppia.

A volte nelle relazioni intime capita qualcosa di inquietante: più o meno all’improvviso, da un sentimento di amore e apprezzamento per il partner, si passa a un atteggiamento di repulsione e disgusto nei suoi confronti. Ogni cosa in lui o lei suscita fastidio, ogni aspetto del suo carattere e ogni atteggiamento risultano insopportabili. Questo passaggio può generare confusione e spingere a interrogarsi sui propri sentimenti; talvolta può dar luogo a un senso di colpa. Per evitare di angosciarsi è meglio indagare quali possono essere le possibili cause di questo sentimento di disgusto. Ecco alcune possibilità:

Link sponsorizzato
  • Idealizzazione e disillusione

L’idealizzazione con conseguente disillusione è la principale causa di un disgusto per il partner che insorge in modo repentino. All’inizio di una relazione è molto comune idealizzare il partner: si è in quella che alcuni esperti definiscono “la fase rosa”, quando tutto in lui o lei sembra perfetto e si ha l’impressione di avere finalmente trovato l’altra metà della mela. In questa fase si ripongono nel partner aspettative troppo alte, impossibili da mantenere nel tempo, e si proiettano sulla sua figura qualità che possono essere immaginarie. Quando lui o lei inizia a disattendere le aspettative, si passa all’improvviso a una fase di svalutazione, nella quale si può provare anche disgusto. Il problema, qui, non è tanto nella relazione ma nelle illusioni personali.

  • Differenze esagerate o conflitti irrisolti

Con l’andare del tempo nella coppia possono emergere differenze difficili da conciliare o conflitti irrisolti. Le differenze possono riguardare il carattere o la sfera dei valori, con distanze dal punto di vista etico, religioso ecc. I conflitti non risolti, invece, possono essere problematiche interpersonali che per un certo periodo sono state ignorate ma riemergono sotto forma di disgusto. Il problema principale, qui, sta nei bisogni emotivi non soddisfatti: è normale provare avversione per un partner che non sembra corrispondere più ai propri desideri intimi, risultando incapace di garantire una vita di coppia ideale. Questo genere di problema è risolvibile attraverso un lavoro comune, trovando nuovi compromessi e “patteggiando”, o andando a rispolverare conflitti passati per risolverli nel presente.

  • Comportamenti dannosi o distruttivi

È comune provare avversione per un partner che mostra comportamenti antisociali, che aggredisce, manipola, tradisce. Il disgusto è la naturale conseguenza del tradimento della fiducia che si era riposta nel partner. Trovarsi di fronte a un compagno/a che da tenero e dolce diventa abusante è un vero e proprio trauma e il sentimento di repulsione è una sacrosanta forma di autoprotezione.

  • Cambiamenti e crescita personale

Nella vita si cambia, si cresce, ci si trasforma. Una sensazione di distanza crescente dal partner può essere, paradossalmente, un riflesso della crescita personale. Maturando, le persone possono scoprire nuovi hobby e interessi, ma soprattutto nuovi obiettivi di vita. Cambiando pelle, è normale che il “vecchio”, che può essere rappresentato dal partner di una vita, stia stretto. Qui è fondamentale comprendere se è ancora possibile riunire le strade che si sono divise, se quindi il disgusto è una fase, o se i membri della coppia sono diventati effettivamente troppo diversi per rimanere insieme.

Il disgusto per il partner è molto di frequente un sintomo della crisi di coppia e, come sappiamo, queste fasi così delicate si concludono con la riconciliazione o con la separazione, senza vie di mezzo. È bene che tutti sappiano, però, che nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto sarebbe recuperabile con impegno e volontà da entrambe le parti (non ci riferiamo, ovviamente, al caso in cui ci siano abusi: a quel punto la relazione va interrotta).



 Commenti (1)
Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
  1. lauro72, Roma (Lazio)
    Condivido molto su quello che c'è scritto anche perché con la mia ex moglie era diventata una sorella da più di 3 anni nn avevamo un rapporto sessuale io ciò provato con coccole, massaggi, cene romantiche e fughe d'amore, ma il risultato era sempre lo stesso, ... leggendo l'articolo mi rivedo in tanti passaggi, e credo che la migliore cosa è chiudere il rapporto.


Consigli utili Condizioni d'uso Privacy policy Cookie policy Contattaci