In alcuni casi una separazione temporanea può fare bene alla coppia.
Prendersi una pausa va bene? Questo modo di fare è a volte consigliato dagli stessi terapeuti di coppia. È possibile infatti che con un breve periodo di distanza fisica si mettano a tacere le tensioni, si rendano le idee più flessibili e si chiariscano i sentimenti. Prendersi un po’ di tempo per sé aiuta ogni membro della coppia a passare da una dimensione “duale” a una dimensione “individuale” chiarendo a se stesso, attraverso l’esercizio dell’autocoscienza, i propri veri desideri.
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Prendersi del tempo quindi va bene, ma a patto di seguire specifiche linee guida. Non si tratta dell’anticamera della separazione, quantomeno non sempre, però è necessario prendersi cura di questo momento. Come? Vediamo.
- Non allontanarsi per più di 4 settimane
La distanza non deve essere né troppo breve né troppo lunga. Due settimane possono essere un tempo ragionevole, ma la pausa può arrivare tranquillamente fino a quattro. Non di più: è meglio darsi un tempo limite per non rimandare la riflessione all’infinito.
- Concordare degli obiettivi
Qual è l’obiettivo dell’allontanamento temporaneo? Più questo è chiaro, meglio è. Il tempo trascorso distanti dovrebbe servire a elaborare strategie per rendere il legame di coppia più rilassato e felice.
- Praticare la cura di sé
La pausa è fondamentalmente un tempo in cui rifocalizzarsi su se stessi. Via libera quindi ad attività rilassanti, al riposo, allo sport. Via libera, anche, alla riflessione sui propri desideri più profondi. La persona dalla quale ci si sta prendendo una pausa è quella giusta? Corrisponde veramente al proprio bisogno affettivo?
- Non ingannare
Quando l’allontanamento è preso come un’occasione per lanciarsi in “scappatelle” non è una vera pausa di riflessione. Non bisogna mai approfittare di questo tempo per ingannare il partner: questo sarebbe oltremodo scorretto.
È giusto praticare il no contact mentre si è in pausa di riflessione? No, non è necessario. In questo “tempo sospeso” è possibile comunque sentirsi e telefonarsi, pur mantenendo la distanza fisica. Alcune persone scelgono addirittura di fissare appuntamenti saltuari, come a voler replicare il tempo in cui si stavano conoscendo. È un modo per riaccendere la fiamma, per tornare a desiderarsi.
Ora che abbiamo visto i vantaggi della pausa di riflessione, scopriamo quando è il caso di praticarla e quando no.
È vantaggioso prendersi del tempo:
- Quando entrambi i partner sono d’accordo
- Quando i progetti futuri della coppia non sono in discussione
- Quando ci si sente sopraffatti e si ha bisogno di riflettere in solitudine
- Quando si è consapevoli che nella coppia ci si sta ferendo a vicenda
- Quando i conflitti sono costanti ma c’è ancora amore
- Quando ci sono problemi, ma permane la fiducia
- Quando si capisce che è necessario lavorare sulla relazione per migliorarla.
Quando invece non è consigliabile prendersi una pausa di riflessione:
- Quando i membri della coppia dubitano dei propri sentimenti
- Quando c’è un “terzo incomodo”
- Quando non c’è fiducia reciproca
- Quando sono accaduti eventi difficili da perdonare, come un tradimento
- Quando la comunicazione in coppia è carente
- Quando i membri della coppia sanno che la relazione non è sana e riconoscono di essere infelici.
Nessuna coppia è perfetta e i momenti di crisi possono capitare a chiunque. La pausa di riflessione può essere un valido strumento per gestire un periodo in cui i conflitti sono troppo accesi, per ritrovarsi alla fine più calmi e più innamorati.