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Tra due paesi, tra due vite: le sfide psicologiche di vivere all'estero
Trasferirsi all’estero può essere un’esperienza sfidante dal punto di vista psicologico. Vediamo perché e cosa è possibile fare per adattarsi meglio.

Spesso trasferirsi in un Paese straniero rappresenta un’opportunità di crescita: si trovano nuove opportunità professionali, si impara una lingua, ci si apre a una cultura diversa e a incontri che possono essere molto significativi. Uscire dalla propria zona di comfort e sperimentare nuove opportunità personali e professionali può incrementare l’autostima e il senso di autorealizzazione. Nonostante questi aspetti positivi, trasferirsi all’estero può rappresentare una considerevole sfida psicologica e può avere un profondo impatto sulla salute della persona. Vediamo quali aspetti, dal punto di vista della psiche, sono i più impattanti quando si sceglie di partire.

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  • Il distacco dalle proprie sicurezze

Il distacco dal luogo in cui si è nati, dagli amici e dalla famiglia può avere un profondo impatto sulla psiche, generando ben più che un senso di nostalgia: si possono avvertire ansia, tristezza e un profondo senso di isolamento che può trasformarsi in un vuoto emotivo. La perdita dei punti di riferimento può portare, temporaneamente, anche a una vera e propria destabilizzazione dell’identità personale. Dal punto di vista psicologico questa difficoltà si motiva con la teoria dell’attaccamento, che spiega come le figure e i luoghi di nascita rappresentino la base sicura di ogni essere umano.

  • Lo shock culturale

Trasferirsi in un Paese con un clima e delle usanze completamente diversi all’inizio può essere eccitante, ma col tempo può portare a sentimenti di frustrazione e di stress. Secondo la psicologia, lo shock culturale è legato alla difficoltà di assimilare nuovi schemi di comportamento e di pensiero in un tempo relativamente breve. Cercare di comprendere come funziona il nuovo ambiente in cui ci si trova può essere difficile e si può provare un senso di alienazione.

  • Il senso di solitudine

Soprattutto quando ci si trasferisce da adulti, ricostruire una rete sociale può essere impegnativo e richiedere parecchio tempo. La solitudine è una delle problematiche principali che chi vive all’estero riporta, e se non è affrontata può portare a un maggiore rischio di ansia e depressione.

  • Il problema della lingua

La lingua è ciò che ci permette di esprimere le nostre emozioni più autentiche, a patto di padroneggiarla bene. Chi si trasferisce all’estero e non parla ancora correttamente la lingua del posto può trovare difficoltà a esprimere se stesso, con conseguente aumento del senso di isolamento e diminuzione del senso di autoefficacia. La lingua non è fatta solo di parole, ma porta con sé i concetti di identità e di appartenenza, che se mancano possono far sentire la persona ancora più sola.

  • Stress e incertezza

Vivere all’estero e doversi adattare a un nuovo sistema burocratico e sociale può essere decisamente impegnativo e stressante. Il senso di incertezza può essere dominante nel primo periodo, e questo dal punto di vista psicologico può avere effetti negativi sul corpo e sulla mente.

Come far fronte a tutte queste sfide così impegnative dal punto di vista psicologico? Ecco alcuni consigli:

  • Non avere fretta

Invece di focalizzarti sul tuo obiettivo finale (la piena integrazione) fai caso ai miglioramenti che ottieni giorno dopo giorno. Non metterti fretta ma sii pronto a celebrare i tuoi grandi e piccoli successi.

  • Cerca una rete di supporto

Il modo migliore di integrarsi è creare una rete di supporto significativa nel nuovo luogo di residenza. Connetterti con persone che vivono esperienze simili alla tua può essere un vero e proprio balsamo per i primi tempi, e non solo.

  • Accetta ciò che provi

Le emozioni vanno vissute, anche quando sono “negative”. Permettiti di provare la nostalgia e anche la frustrazione: non scacciare queste emozioni ma accettale come parte del tuo vissuto, e solo così potrai superarle.

  • Fai il possibile per apprendere la nuova lingua

Possedere la lingua del nuovo Paese è fondamentale per integrarsi. Questo è qualcosa su cui vale la pena di investire in termini sia monetari sia di tempo e risorse mentali.

  • Sii flessibile a livello culturale

Non è facile adattarsi a un nuovo contesto e allo stesso tempo rispettare le proprie origini, ma è in questo equilibrio che si crea la “magia”: se saprai adattarti al nuovo Paese senza dimenticare il tuo diventerai sicuramente una persona ricca e mentalmente aperta.

Vivere all’estero, come abbiamo visto, può comportare molte sfide dal punto di vista psicologico ma può essere un’esperienza profondamente trasformativa, che ti renderà più forte e felice dal punto di vista mentale e spirituale. Tutto sta nell’avere pazienza e nel cogliere le nuove opportunità con mente aperta.



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