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Come curare la ludopatia?
La ludopatia è una patologia complessa che ha bisogno di un intervento ad hoc per essere guarita.

La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è una dipendenza comportamentale che spinge chi ne soffre a giocare in modo compulsivo, nonostante le conseguenze negative sulla propria vita personale, economica e sociale. Non si tratta di un semplice vizio o di un passatempo innocuo, ma di un vero e proprio disturbo riconosciuto a livello medico e psicologico, con caratteristiche simili a quelle delle dipendenze da sostanze.

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Chi soffre di ludopatia sente un’irrefrenabile necessità di scommettere, spesso rincorrendo la speranza di una grande vincita che possa risolvere i problemi finanziari o regalare un’emozione forte. Tuttavia, la realtà è molto diversa: più si gioca, più si perde, e più si perde, più cresce il bisogno di recuperare il denaro perso, in un circolo vizioso che può portare a indebitamenti, difficoltà familiari, perdita del lavoro e persino depressione.

Come riconoscere se una persona è ludopatica? È necessario che essa presenti, nell’arco di un anno, almeno 4 di questi sintomi:

  • Senso di irrequietezza e irritabilità quando si smette di giocare
  • Pensieri ossessivi legati al gioco
  • Impulso di giocare in risposta a problemi come stress o ansia
  • Tentativi ripetuti ma falliti di porre fine al gioco d’azzardo
  • Bisogno di puntare somme di denaro sempre più elevate per sentire il “brivido”
  • Mentire sul proprio disturbo legato al gioco
  • Avvertire la perdita di denaro come uno stimolo a giocare di nuovo
  • Compromissioni nella sfera sociale, dello studio o del lavoro
  • Richiesta di prestiti per colmare i “buchi” aperti dal gioco

La ludopatia nasce da una concomitanza di fattori genetici e ambientali. I fattori genetici comprendono la vulnerabilità neurobiologica, la difficoltà nella gestione e nel controllo degli impulsi e l’alterazione dei neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina). I fattori ambientali possono essere la presenza in famiglia di altre persone ludopatiche, fattori psicologici o eventi di vita traumatici.

Come si cura la ludopatia? Il fai da te, quando si ha una dipendenza così grave, è fortemente sconsigliato in quanto rarissimamente ha effetto. Prima di tutto è necessario che chi è ammalato di gioco patologico prenda coscienza di avere un problema di salute mentale: spesso le persone ludopatiche negano questo, anche di fronte a prove evidenti della loro condizione. In secondo luogo è necessario pianificare un intervento di tipo psicoterapeutico, preferibilmente con sedute di gruppo da integrare alla terapia cognitivo comportamentale.

L’approccio cognitivo comportamentale è infatti molto utile in caso di dipendenza patologica: esso mira a scardinare i meccanismi che si celano dietro l’impulso del gioco, seguendo delle fasi ben determinate. Eccole:

  • Analisi funzionale: per prima cosa vanno individuati i fattori che spingono al gioco. Questi possono essere la disponibilità di denaro, l’ansia o la semplice noia.
  • Analisi delle distorsioni cognitive: si analizzano le “scuse” che il giocatore d’azzardo utilizza per negare la sua dipendenza e le false credenze che lo portano a ricadere nel comportamento patologico, disinnescandole.
  • Automonitoraggio del craving: lo psicologo e il paziente costruiscono una “cassetta degli attrezzi” per controllare il craving, ovvero l’impulso irresistibile a giocare, cercando di eliminare la gratificazione nello scommettere e puntando a riguadagnare il controllo del paziente sulle proprie azioni.
  • Analisi delle social skills e delle abilità di coping: si analizzano e valorizzano le abilità sociali del paziente, che piano piano si riconnette alla vita della propria famiglia e comunità, e si costruiscono delle attività di coping, cioè di adattamento sano di fronte a potenziali fattori di stress.
  • Prevenzione delle ricadute: lo psicologo e il paziente individuano le situazioni che presentano un alto rischio di ricaduta ed elaborano un piano per fronteggiare tali momenti.

Per sconfiggere la ludopatia è essenziale rivolgersi a una equipe specificamente formata per sconfiggere le dipendenze. Un altro strumento di grande aiuto è quello della comunità terapeutica: un breve ricovero in struttura può cambiare realmente la vita di chi decide di guarire dal gioco d’azzardo. Insieme alla terapia psicologica possono essere valutate, caso per caso, anche terapie farmacologiche.

Se voi o un vostro amico o parente soffrite di ludopatia, potete cominciare a orientarvi chiamando il numero verde nazionale per fornire sostegno alle persone affette da questa patologia e alle loro famiglie: 800 55 88 22.



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