Da dove nasce la paura del giudizio altrui? Come ci si libera di questa pressione? Ne parliamo nell’articolo di oggi.
Il bisogno di essere accettati dai membri della nostra comunità fa parte dei bisogni essenziali: non a caso nella famosa piramide di Maslow il bisogno di appartenenza si colloca addirittura al terzo posto per importanza, subito dopo il bisogno di sicurezza (a livello di salute e di lavoro). È così importante per tutti noi essere accolti e inclusi che la paura del giudizio altrui è tra le più diffuse al mondo. C’è chi ha paura di non essere accettato per il proprio aspetto, per il proprio carattere, per il proprio lavoro o livello scolastico, ma alla base di tutto c’è una forte paura dell’umiliazione e dell’esclusione. Chi sente in modo particolarmente acuto questa paura può sviluppare una vera e propria fobia sociale.
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Ma da dove nasce la paura del giudizio? Secondo gli psicologi evoluzionisti, che studiano come il nostro cervello si è adattato nei millenni per adattarsi all’ambiente, tutto nasce nella preistoria. All’epoca le società umane erano composte da cacciatori e raccoglitori e la dimensione di gruppo era fondamentale per garantire la sopravvivenza. Chi veniva “mal giudicato” dal gruppo e quindi escluso rischiava seriamente la propria vita.
I nostri antenati dovevano avere una gran paura di andare contro le norme del loro gruppo, di essere poco efficienti nelle battute di caccia o di schierarsi contro il leader, perché essere esclusi avrebbe costato loro la vita. Secondo alcuni osservatori è in questo periodo che nasce un’altra paura molto comune, quella di parlare in pubblico.
Conoscere l’origine della paura dell’esclusione è importante per riconoscere la funzione che ha avuto al tempo dei nostri avi, ma ora è il momento di liberarsene. Per quanto il rischio di essere esclusi e umiliati causi un forte dolore anche oggi, non ne va più della nostra sopravvivenza; non dobbiamo più temere che essere diversi ci costi la vita. Inoltre al giorno d’oggi la “famiglia umana” è molto più ampia di un tempo e chi è escluso da un gruppo ha concrete possibilità di trovarne un altro più accogliente.
Come superare la paura di essere giudicati, nella pratica? Ecco alcuni consigli:
- Al bando il perfezionismo: le persone che hanno paura di essere mal giudicate dagli altri spesso sono le prime a essere troppo rigide con se stesse. Liberarci del perfezionismo e lasciarci andare può essere una dura lotta, ma è importante per ritrovare un po’ di serenità.
- Non cercare di piacere a tutti: anche la persona più buona, affabile e accondiscendente non potrà mai piacere a tutti. Il punto è che tendiamo sempre a concentrarci su quell’1% delle persone a cui non piacciamo piuttosto che sul 99% degli altri che ci danno ogni giorno attestati di stima. Dobbiamo assolutamente liberarci della pretesa di andare bene a tutti perché è statisticamente impossibile! Meglio invece concentrarci sui legami che per noi contano davvero, approfondendoli e prendendoci cura di loro.
- Smettere di interpretare un ruolo: generalmente nei gruppi allargati (come la famiglia, il lavoro eccetera) esistono due categorie di persone: le pecore bianche e le pecore nere. Le pecore bianche si adeguano sempre alla massa, non prendono decisioni autonome e salgono metaforicamente sul carro del vincitore; le pecore nere sono invece i bastian contrari, gli “alternativi”, quelli che vogliono in ogni modo sentirsi diversi dagli altri. Entrambe queste categorie sono composte da persone che interpretano un ruolo e che, a modo loro, temono il giudizio: le “bianche” hanno paura di non essere abbastanza uguali, le “nere” abbastanza diverse. Uscire da questo meccanismo ed essere semplicemente se stessi è l’unico modo per ritrovare la propria autenticità e perseguire i propri sogni, senza badare a quello che gli altri potrebbero pensare. Dunque smettiamo subito di interpretare un ruolo e riappropriamoci di ciò che siamo!
Superare la paura di essere giudicati dagli altri può essere molto difficile ma fa parte del percorso di crescita personale: se non ci lasciamo alle spalle questo ostacolo non potremo mai seguire le nostre idee e intuizioni, non potremo mai lasciare la strada segnata e avventurarci dove davvero vogliamo. Ecco perché fare tesoro di questi pochi consigli e iniziare a praticarli può essere utile per cominciare a liberarsi dalla morsa che ci impedisce di evolvere.