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Sulla Treccani 5 nuove parole direttamente da TikTok
Dai social arrivano 5 parole nuove, inserite nella versione aggiornata dell’enciclopedia Treccani. Ecco quali sono.

Da diversi anni il mondo digitale rappresenta una vera e propria fabbrica di parole nuove. Parole che poi finiscono per essere “consacrate” anche da istituzioni come la Treccani. La piattaforma più creativa è sicuramente Tiktok, social network in continuo aggiornamento che rappresenta al meglio la mobilità linguistica degli ultimi tempi. Le parole che nascono online, infatti, non si limitano al mondo digitale ma spesso lo superano diventando parte integrante del lessico quotidiano. Ecco le parole più usate del 2024 che sono entrate nella nuova versione della Treccani:

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  • Creator: questo termine indica una persona che, professionalmente o per passione, crea contenuti (principalmente video) per le piattaforme digitali come youtube o i social network.
  • Delulu: nel linguaggio dei social questa parola sta a indicare una persona che si abbandona spesso e volentieri a fantasie irrealizzabili, come ad esempio intrattenere una relazione con un personaggio famoso.
  • Demure: questo termine viene usato per indicare una persona dall’atteggiamento sobrio, elegante e raffinato. Spesso sui social “demure” viene usato in senso antifrastico, indicando una persona che ostenta compostezza e decoro senza in realtà possederli.
  • POV: acronimo dell’inglese “Point Of View”, ossia “punto di vista”, questo termine viene usato per indicare un tipo di ripresa video molto in uso sui social, ossia la ripresa “in soggettiva”, che anziché mostrare il creator mostra il suo punto di vista favorendo l’immedesimazione del pubblico. Questo termine può essere esteso a indicare il punto di vista personale su un argomento.
  • Slayare: nel linguaggio dei social questo verbo sta a significare “fare un ottimo lavoro”.

Massimo Bray, direttore generale Treccani, spiega che i social sono un osservatorio privilegiato per osservare l’evoluzione della lingua. Le piattaforme social sono infatti un territorio aperto e inclusivo che permette di “interpretare i fenomeni linguistici in tempo reale”. Treccani stessa possiede un account Tiktok che permette di “osservare questi fenomeni in modo diretto” continuando, sempre secondo Bray, la sua missione di esplorazione e interpretazione della lingua italiana.

Chissà se queste parole avranno una lunga vita o finiranno dimenticate nel giro di poco tempo, come accade ai termini del gergo giovanile che sono in continua evoluzione. Fatto sta che Treccani cerca, con questa operazione, di porsi come un’enciclopedia al passo coi tempi e pronta a scommettere sui nuovi fenomeni linguistici che emergono anno dopo anno.



 Commenti (1)
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  1. grattakekka, Firenze (Toscana)
    Pultroppo. Molte nuove parole pare entrano a far parte della lingua italiana come creator, perche sono lavori nuovi. Non é questione di imparare l 'italiano, sono parole americane che non si traducono né in Cina Africa o Russia. La parola rimane tale. Direi più che parole inventate non andrebbero né usate né messe sul vocabolario come {petaloso} non ha senso.


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