Ecco 7 tecniche che puoi utilizzare per affrontare i problemi senza ricorrere a schemi consolidati e dannosi, focalizzandoti invece sul sollievo emotivo.
Le strategie di coping sono i meccanismi e i comportamenti che le persone adottano per affrontare, gestire o ridurre lo stress, le difficoltà emotive e i problemi quotidiani. Il termine "coping" deriva dall'inglese e può essere tradotto in italiano come "fronteggiamento" o "gestione". Le strategie di coping mirano a ridurre l’impatto negativo di una situazione stressante e perciò sono molto utili in periodi di forti difficoltà.
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Tutti noi adottiamo inconsapevolmente delle tecniche di coping quando abbiamo un problema, il punto è che queste non sempre sono funzionali: ad esempio anche scappare di fronte a una sfida è una forma di coping (il cosiddetto coping “evitante”) ma non è detto che ciò serva ad attenuare lo stress o a risolvere la situazione. Di qui la necessità di sostituire un coping consolidato ma disadattivo con un coping adattivo in grado di aiutarci a fronteggiare i problemi.
Esistono diversi approcci di coping quando si tratta di affrontare un periodo difficile: il primo è il coping incentrato sul problema, che mira a risolvere direttamente la situazione che causa stress, e il secondo è il coping incentrato sulle emozioni, che mira a gestire le emozioni associate allo stress piuttosto che il problema stesso. Il secondo tipo di coping è particolarmente utile quando siamo di fronte a una situazione in cui non possiamo intervenire direttamente o che è “troppo grande per noi”. Secondo una ricerca del 2015, le persone che utilizzano strategie di coping incentrate sulle emozioni diventano più resistenti allo stress e godono di un miglior benessere generale. Oggi ti presenteremo quindi 7 tecniche di coping incentrato sulle emozioni che anche tu puoi praticare per fronteggiare un momento particolarmente duro della tua vita.
- La meditazione
La meditazione insegna ad avere consapevolezza sui propri pensieri, accogliendoli senza giudicarli. All’inizio può essere difficile entrare nell’approccio meditativo, ma con il tempo i risultati si vedranno. Le tecniche di consapevolezza possono essere praticate ovunque e da chiunque e donano una maggiore chiarezza mentale e una migliore resilienza.
- Il journaling
Fare journaling significa scrivere per se stessi. Tenere un diario può aiutare a riordinare i pensieri e soprattutto può avere una funzione catartica, aiutando a scaricare le tensioni accumulate. Per praticare a dovere il journaling è necessario scrivere ogni giorno per almeno 5 minuti, non importa se in modo confuso o disordinato, permettendosi di esprimere le proprie emozioni del momento.
- Il pensiero positivo
Il pensiero positivo non aiuta direttamente a risolvere i problemi, ma può migliorare il benessere generale e quindi la risposta allo stress. È importante chiarire che il pensiero ottimistico non punta a ignorare le criticità, ma spinge a guardare le difficoltà da una prospettiva diversa trovando aspetti positivi che aiutino a superarle. Esempi di pensiero positivo sono riconoscere i propri successi invece che concentrarsi sui “fallimenti”, ridere dei propri punti deboli, ricordarsi che si può sempre ritentare una strada che magari è stata interrotta, sostituire pensieri ottimistici al semplice buttarsi giù.
- Il perdono
Praticare il perdono non è sempre facile: può volerci del tempo per scendere a patti col dolore e accettare che ciò che è stato è stato. Una volta che si è in grado di perdonarsi e perdonare, però, i benefici si vedono: lo stress e la rabbia si riducono, aumentano la compassione e l’empatia e le relazioni interpersonali si fanno più forti.
- Il cambio di prospettiva
Questa è una variante del pensiero positivo e implica il guardare la situazione dura e difficile che si sta affrontando da una prospettiva più ampia invece di rimanere fissati sui dettagli spiacevoli. Guardando una situazione problematica da un punto di vista diverso è possibile risollevarsi dallo stress e dalla fatica e riconoscere che le cose non vanno poi così male. Allenarsi a cambiare prospettiva è molto utile per far fronte a periodi di stress e tensione.
- Il dialogo con gli altri
Reprimere le emozioni negative e tenersi tutto dentro non è una strategia utile per risolvere i problemi. Parlarne con persone care può essere invece molto utile per attivare una rete di supporto, o anche solo per sentirsi capiti e ascoltati. Le emozioni represse causano molto dolore, sia emotivo che fisico, mentre le emozioni “liberate” possono essere un veicolo di cambiamento. Parlare con gli altri, inoltre, rinsalda i legami e porta le relazioni a un livello più profondo.
- Il lavoro con un terapeuta
Se senti che nonostante le tecniche di coping che abbiamo illustrato la situazione non migliora, puoi rivolgerti a uno psicoterapeuta. La terapia mira proprio a sostituire le tecniche di coping dannose con tecniche più funzionali e personalizzate. In questo senso la terapia è un’ottima “scuola di coping” utile per tutta la vita di una persona.