Molti bambini, soprattutto in passato, venivano educati a reprimere le emozioni anziché a esprimerle. Sei uno di loro?
Tutti proviamo emozioni, ma il loro linguaggio si impara. E il momento in cui si dovrebbe imparare è l’infanzia. Purtroppo molti genitori educano i loro figli a reprimere le emozioni anziché a esprimerle, a tacere anziché a piangere, a inibire anziché a elaborare. Così si è creata una generazione di adulti che non sa dialogare con il proprio sentire e che avverte di avere un problema, ma non sa come affrontarlo. Pensi di essere uno di quei bambini a cui è stato insegnato a reprimere le emozioni? Leggi questi 7 segni e confrontali con come ti senti.
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- Convivi con un costante senso di vuoto
Il senso di vuoto è qualcosa di difficile da descrivere, ma chi lo prova sa quanto sia frustrante e doloroso. Se hai imparato a inibire le tue emozioni durante l’infanzia potresti non riuscire a entrare in contatto con esse e provare questa sgradevolissima sensazione di vuoto al posto di rabbia, tristezza, desiderio…
- Senti che ti manca un “pezzetto”
Sei ormai diventato adulto, tuttavia avverti che qualcosa non è maturato in te. Ti confronti con gli altri e non ti piaci: senti che manchi di spontaneità, di sicurezza in te stesso, di fiducia… senti tutto questo e non sai come rimediare, perché non ti sei mai accorto che il problema ha a che fare con la libertà di esprimere ciò che provi.
- Molte situazioni sociali ti mettono a disagio
Le situazioni sociali sono quelle durante le quali le emozioni detonano, e chi non è a proprio agio con se stesso può sentirsi facilmente un pesce fuor d’acqua. Per quanto uscire con gli amici e divertirti ti possa piacere, potresti provare spesso un senso di imbarazzo che non riesci a spiegarti.
- Ti senti dire dal partner di essere “freddo” o “cervellotico”
Potresti avere un problema con la repressione delle emozioni se il tuo partner ti rimprovera spesso di essere freddo o distaccato. Le relazioni intime richiedono una vicinanza emotiva che implica necessariamente il riconoscimento e l’espressione della propria interiorità… cosa che a te riesce difficile fare.
- Anziché dire ciò di cui hai bisogno scegli di tacere
Se da bambino hai imparato a reprimere le tue emozioni la cosa che ti riuscirà più difficile in assoluto è esprimere i tuoi bisogni. Questo perché, inconsciamente, senti che questi non siano importanti. Se qualcosa ti provoca tristezza, rabbia o angoscia ti tieni tutto dentro anziché permetterti di esprimerlo, e la cosa frustrante è che non sapresti nemmeno come farlo.
- Manchi di autostima
Chi pensa che le proprie emozioni non siano importanti non rispetta nemmeno se stesso come persona. Chi non ha avuto modo, da piccolo, di esprimere e vedere accolte le proprie emozioni convive spesso, una volta adulto, con lo spettro della bassa autostima.
- Non riesci a comunicare le tue emozioni
Sei consapevole di avere delle emozioni (sei un essere umano!) ma non riesci a esprimerle come vorresti. Spesso cerchi di essere assertivo ma abbandoni il dialogo per frustrazione o per rabbia, senza riuscire a dire ciò che veramente avresti voluto. Anche comunicare le tue emozioni a te stesso è difficile. Potresti non sapere come ti senti, se arrabbiato o triste, se felice o nervoso…
Come si fa a superare l’inibizione emotiva? È necessario un profondo lavoro di crescita personale. Per prima cosa, bisogna fare molta autoanalisi per iniziare a identificare le proprie emozioni; successivamente, bisogna imparare a esprimere ciò che si sente in modo assertivo, non violento né eccessivamente passivo. Vale la pena di entrare in contatto col mondo delle proprie emozioni: quando lo si fa, la vita diventa gradualmente più colorata e anche le relazioni ne risentono in modo positivo.