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Perché e come la percezione di noi influenza i nostri obiettivi?
Una buona percezione di sé, preludio dell’autostima, è fondamentale per vivere bene.

La percezione di noi stessi è il modo in cui ci valutiamo, a volte in modo inconscio. Ma questa autovalutazione non è trasparente, anzi: è spesso influenzata dall’umore della giornata, dalle opinioni esterne, dai sensi di colpa, dall’ipercompetitività del mondo contemporaneo.

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Ma come la percezione di noi influenza gli obiettivi che ci poniamo? La risposta è abbastanza semplice: non siamo ciò che abbiamo raggiunto, ma siamo ciò che crediamo di poter diventare. In altre parole più la nostra autopercezione è positiva più gli obiettivi che ci poniamo rendono giustizia alle nostre vere potenzialità.

La consapevolezza che dentro ciascuno di noi, soprattutto chi tende a giudicarsi male, c’è un grande potenziale inespresso dovrebbe indurci a riconsiderare i nostri obiettivi, cercando di allontanare il velo opaco e castrante che spesso ci mettiamo sugli occhi e puntando a risultati che rendano conto delle nostre vere capacità. Per farlo bisogna uscire dal circolo vizioso fatto di frustrazione e sensi di colpa e innescare un circolo virtuoso fondato sulla fiducia in sé.

Bisogna anche rendersi conto di quali siano le conseguenze di una dispercezione delle proprie capacità, quale impatto essa abbia sulla nostra vita. Infatti una cattiva percezione di sé porta a rinunciare a obiettivi possibili e desiderabili prima ancora di aver provato a raggiungerli. Questo ha un impatto negativo sull’autostima e quindi sulla salute mentale in generale.

Avere invece una buona percezione di sé, cosa che si conquista con un percorso di crescita personale profonda, è importante per raggiungere una buona qualità della vita oltre che le giuste soddisfazioni.

Una buona percezione di sé è qualcosa di ben diverso dal narcisismo, il quale porta alla costruzione di un “io” grandioso ma fittizio. Mentre il narcisismo è un ostacolo per la crescita personale, la visione positiva di sé è uno sprone che aiuta ad affrontare ogni giornata con la consapevolezza di poterne fare qualcosa di significativo. Questa buona percezione ha a che fare con la consapevolezza che la vita non è una maratona e che ci si può sempre rialzare dopo essere caduti, senza guardare i risultati degli altri ma perseguendo le proprie battaglie personali.

In sintesi, una buona percezione di se stessi è fondamentale per diversi motivi:

  • Benessere psicologico: una corretta percezione di sé riduce il rischio di depressione, ansia e altri disturbi mentali. 
  • Motivazione e resilienza: le persone con una percezione di sé positiva sono più motivate e resilienti di fronte alle sfide e agli ostacoli. Credere nelle proprie capacità aiuta a superare le difficoltà e a perseverare nei momenti difficili. 
  • Relazioni interpersonali: una corretta percezione delle proprie capacità facilita relazioni più sane e soddisfacenti. Le persone con una sana autostima tendono a stabilire limiti personali rispettosi di sé e degli altri, comunicano in modo assertivo e tendono a evitare le persone negative e manipolatrici. 
  • Successo personale e professionale: chi ha fiducia in se stesso è più incline a perseguire obiettivi ambiziosi e a cogliere opportunità di crescita. Questo può portare a successi sia personali che professionali.
  • Salute fisica: una percezione di sé positiva è spesso collegata a una migliore cura del proprio corpo. Ne consegue che anche la salute fisica è migliore rispetto alle persone con una cattiva autostima. 
  • Gestione dello stress: le persone con una buona autostima tendono a gestire meglio lo stress, perché hanno maggiore fiducia nelle proprie capacità di affrontare le difficoltà e di trovare soluzioni ai problemi. 
  • Autonomia e indipendenza: una percezione corretta delle proprie capacità favorisce l'autonomia, rendendo le persone più indipendenti nelle loro scelte e azioni, e meno influenzabili dai giudizi e dalle opinioni altrui.


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