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Pensiero positivo: perché non sempre funziona?
Il pensiero positivo su alcune persone fa miracoli, mentre su altre non ottiene il successo sperato. Quali sono i punti critici di un’applicazione indiscriminata e semplicistica di questa filosofia?

Il pensiero positivo è decisamente benefico per chi vuole vivere meglio, ma non si tratta della panacea di tutti i mali. Per alcune persone può funzionare, cambiando radicalmente l’approccio alla vita e migliorando l’umore, mentre altre persone pur provandoci con tutte le loro forze non ottengono gli stessi risultati. A volte, insomma, il pensiero positivo non funziona.

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Viviamo in un mondo pieno di incertezze e molti sono in cerca di una chiave che consenta loro di vivere con più serenità. Mentre sono sempre di più i sostenitori del pensiero positivo, alcuni esperti raccomandano un altro atteggiamento, quello del cosiddetto “pessimismo gentile”.

Il pensiero positivo, reso celebre da alcuni psicologi negli anni ’90, non ha mai smesso di essere oggetto di dibattito tra gli studiosi, alcuni dei quali gli hanno addirittura opposto una teoria del pensiero negativo: è il caso di Julie Norem con il suo libro del 2001 The Positive Power of Negative Thinking. La studiosa sostiene che il pensiero positivo, per come è stato inteso nella società occidentale, assume dei connotati infantili. Credere che se si pensa positivo tutto andrà bene è un concetto semplicistico e quasi “magico”.

Secondo gli avversari del pensiero positivo, questo celerebbe infatti diversi punti deboli:

  • Incapacità di fare fronte a tutti i possibili avvenimenti

Ripetere a se stessi che tutto andrà bene è incoraggiante, ma se poi le cose andassero male? I critici del pensiero positivo sostengono che, ostinandosi a voler vedere solo prospettive positive per il futuro, non ci si prepari in modo razionale a ogni eventualità rischiando di trovarsi travolti in caso di insuccesso.

  • Passività

Il pensiero positivo potrebbe indurre le persone a non lavorare abbastanza per scongiurare possibili esiti negativi delle proprie imprese. Una visione semplicistica della filosofia  del pensiero positivo potrebbe trasformarsi in un atteggiamento passivo ed eccessivamente fiducioso.

  • Scarso funzionamento del pensiero positivo in momenti di ansia

Quando si è in preda a uno stato ansioso è particolarmente difficile, se non impossibile, seguire il pensiero positivo. Nei momenti di particolare difficoltà non si riesce vedere delle soluzioni e un invito al pensiero positivo non rappresenta una soluzione.

  • Estremismo da evitare

Alcuni esperti suggeriscono che il pensiero positivo “radicale” sia da evitare tanto quanto quello negativo. Piuttosto che costringersi a vedere sempre il buono in ogni cosa basterebbe cercare di adottare uno sguardo obiettivo.

I punti critici che abbiamo evidenziato non invalidano il pensiero positivo in quanto tale, ma vogliono piuttosto mettere in guardia contro una ricezione semplicistica e acritica di questa filosofia, ricordando allo stesso tempo che non è adatta ed efficace per tutti.



 Commenti (5)
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  1. freccia79, Lecco (Lombardia)
    Penso che, il fatto che una persona pensi positivamente non vuol dire non considerare lo scenario opposto, anzi credo proprio il contrario. Avendo un pensiero positivo/ottimistico vuol dire che in caso di esito negativo è già pronto alla soluzione qualora si verificasse il predetto. In sintesi avere un pensiero positivo aiuta ad avere e dare un peso minore al caso contrario. Vi faccio questo esempio quale vale di più vale
  2. liliana6980, Frosinone (Lazio)
    Ciaoooo
  3. behumane, Milano (Lombardia)
    Ottimista: cercando di valutare ogni singola variabile ed ogni sfumatura. Non sempre ci riesco, evidentemente i limiti umani in alcune circostanze prevalgono. Non per questo rinuncio ad essere positivo nei confronti della vita e delle persone. I fallimenti, l'infelicità e la morte stessa (come estrema ratio) sono parte della Vita.
  4. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
    Conosco bene questo argomento perché ho parenti che praticano a tutti i costi sta positività e posso dire che in molte circostanze mi sono sembrati dei veri cretini! Trovo sia meglio, di gran lunga meglio, guardare in faccia la realtà ed affrontare le sfide che la vita ci presenta senza ovviamente drammatizzare ma sapendo chiamare le cose col proprio nome!!!
  5. ally64, Milano (Lombardia)
    Premetto che sono una persona positiva anche se come a tutti non tutto mi è sempre andato bene. E penso che esserlo sia una grande forza interiore che si può anche cercare di crrarsela. Ma effettivamente penso che moltissime volte assumo una speranza infantile. Forse però a volte ci sono segnali quasi magici!!


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