Trasferirsi per amore, annullando la distanza geografica con il partner, è un grande passo che stravolge radicalmente la vita di chi lo compie. Ecco perché, prima di agire, è bene farsi le giuste domande.
Fare le valigie, lasciarsi dietro il passato e cambiare città, per raggiungere un partner che da compagno a distanza possa diventare convivente: quasi tutti quelli che hanno avuto una relazione a distanza hanno accarezzato, anche solo per un momento, questo sogno. Cambiare città per amore è una scelta non semplice, che richiede un certo tempo di maturazione e soprattutto delle solide motivazioni. Ecco perché abbiamo raccolto una serie di spunti di riflessione preventivi per chi pensa di trasferirsi obbedendo al proprio cuore.
Link sponsorizzato
- La relazione vale la pena?
Nel profondo del cuore, ciascuno di noi sa se una relazione sta andando bene o male, se c’è fiducia, se l’amore è sincero e se il futuro vuol essere condiviso. Spesso però neghiamo questa consapevolezza e ci raccontiamo tante belle bugie per non affrontare i problemi. L’idea di un trasferimento dovrebbe arrivare spontaneamente come un’idea volta a dare alla relazione una marcia in più; mai e poi mai dovrebbe essere pensata come una soluzione per far cessare i problemi.
- La decisione è condivisa?
La decisione di trasferirsi va sempre presa di comune accordo e con lo stesso livello di entusiasmo. Se l’idea parte da uno dei partner e l’altro si mostra ansioso o reticente forse è necessario indagare il perché di questo comportamento ed eventualmente mettere da parte l’idea per il futuro. Questo non è certo un passo che si può fare sulla pressione di solo una delle parti.
- Ci sono problemi pratici? Sono affrontabili?
Il primo periodo in una nuova città è normalmente difficile e pieno di ostacoli pratici. Tra questi, in alcuni casi, c’è la necessità di cercare un nuovo lavoro. Prima di partire è necessario studiare la situazione e capire se la coppia è in grado di far fronte a un periodo più o meno lungo di riduzione delle entrate.
- Il partner farebbe lo stesso a parti inverse?
Senza voler instillare paranoie nei lettori, porsi la domanda: “lui/lei farebbe lo stesso per me?” è uno spunto di riflessione importante. Chi parte lascia gli amici, la famiglia, la propria casa e a volte il proprio lavoro: dall’altra parte si sarebbe disposti a un passo così grande? E se no, perché?
- Sei disposto a rinunciare a molti aspetti della tua vita attuale?
Nella vita nulla è irrimediabile e da un trasferimento per amore si può sempre tornare indietro. Ma se si vuole scongiurare il rischio di pentirsi troppo presto è bene appuntare un elenco delle “rinunce” che il cambio di città comporta e confermare a se stessi di essere pronti ad affrontarle (possibilmente con il sorriso).
- Una volta nella nuova città hai in mente cosa farai?
Quando ci si trasferisce per amore è essenziale porsi anche degli obiettivi personali. Il primo periodo potrà essere contrassegnato da una maggiore solitudine in generale e quindi da una forte dipendenza dal partner. Ma pensare a cosa si farà senza di lui è importantissimo per vivere i primi tempi col giusto equilibrio, senza “soffocare” la coppia. Di sicuro nella nuova città non mancheranno le opportunità interessanti da sfruttare!
- Se la relazione naufragherà, che farai?
Avere bene in mente un piano B è essenziale anche se sembra che tutto stia andando a gonfie vele. Chiedersi che cosa si intende fare se la relazione presto o tardi naufragasse ridurrà di molto l’ansia e lo stress collegati a questo importante passaggio della vita.