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In che modo si affronta la chiusura emotiva del partner?
L’allontanamento emotivo del partner è un segnale da non prendere sottogamba, perché può essere l’inizio di una crisi di coppia. La comunicazione e la voglia di mediare sono molto importanti per risolvere la situazione.

La vita di coppia è come una fisarmonica: a volte i partner sono molto vicini, comunicano e si sentono reciprocamente legati dal punto di vista emotivo; altre volte invece si allontanano, litigano più spesso e si chiudono. Questi momenti sono naturali e capitano a tutti, ma non per questo sono meno delicati. Quando il partner si chiude emotivamente è normale provare ansia e agire in modo impulsivo, creando più danni che benefici.

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La chiusura emotiva è un segnale da prendere con attenzione perché può segnare l’inizio di una crisi di coppia: quando si manifesta, di solito, si lega all’idea che il partner non sia più un amico di cui fidarsi ma un nemico da cui difendersi. A volte non è facile rintracciare una causa precisa di questo ritiro dalla comunicazione, che può essere il risultato dell’accumulo di tanti non detti, di discussioni irrisolte, di piccoli o grandi incomprensioni perpetuate nel tempo.

Che cosa bisogna fare quando il partner è chiuso e distante? Per prima cosa, è necessario fermarsi e cercare di capire quali possono essere stati i motivi del suo distacco emotivo. È bene cercare di essere obiettivi e di andare indietro nel tempo, non limitandosi agli avvenimenti degli ultimi giorni. È possibile che mentre si è immersi in questa riflessione spuntino dei rancori, oppure si assuma un atteggiamento di difesa: nessuno ama sentirsi un “carnefice”, eppure è necessario essere più obiettivi e rispettosi possibile nei confronti del partner.

Ricordiamo che a volte l’allontanamento emotivo può non dipendere da cause interne alla coppia, ma da motivi personali legati a un momento difficile della vita. Anche in questo caso è necessaria molta delicatezza nel trattare la situazione. In altri casi ancora, chi si allontana emotivamente lo fa apposta per ferire l’altro, per manipolarlo e dominarlo. Ma la maggior parte delle volte, come si è detto, chi si chiude lo fa perché soffre e ha bisogno di tutta la comprensione possibile.

Una volta individuati i punti critici è bene tentare un dialogo con il partner, nel quale gli si farà capire che si è riflettuto sul suo atteggiamento e che si è dispiaciuti per l’accaduto. Bisognerà essere disposti a scusarsi, eventualmente, e anche a proporre delle soluzioni per riconquistare la fiducia reciproca. L’apertura, la disponibilità e il desiderio sincero di mediare sono quasi sempre accolti positivamente e possono riavvicinare immediatamente i partner, riallacciando la comunicazione interrotta.

Il ricorso a una terapia di coppia è possibile, e consigliato, se nemmeno quando si tenta un riavvicinamento si riesce ad essere franchi e diplomatici e l’unico risultato è scatenare nuovi litigi. La terapia di coppia, come è dimostrato, può avere ottime chances di riuscita e può permettere alla relazione in crisi di riprendere con più slancio di prima.



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