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Meglio adottare un cane o un gatto?
La scelta dipende dal tuo carattere, ma anche e soprattutto dal tuo stile di vita.

Quando si tratta di animali domestici ognuno ha le sue preferenze, le quali si sviluppano sia in base al carattere della persona sia in base all’esperienza di adozioni passate, e poi ancora in riferimento allo stile di vita che ha. L’eterna spaccatura tra gli amanti dei cani e dei gatti porta sempre appassionanti quanto inconcludenti discussioni. “Sei un tipo da cane o da gatto?” è una delle domande che si fanno più spesso quando si conosce una persona nuova. Se si appartiene a due fazioni diverse ci si lancia in appassionate apologie dell’una o dell’altra specie, ovviamente senza mai riuscire a convincere l’altra persona che i cani siano meglio dei gatti o viceversa. 

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La domanda diventa più seria quando si tratta di scegliere con che animale si vuole condividere la propria vita perché la scelta tra cane e gatto non dipende solo dai gusti ma dal tempo, dallo spazio a disposizione e dal ritmo di vita di ciascuno. Sottovalutare le esigenze di una specie prima di accoglierla in casa può portare a conseguenze spiacevoli ed è necessario essere ben consapevoli prima di fare un passo grande come un’adozione.

 I cani sono animali sociali, abituati da decine di migliaia di anni a condividere la loro vita con l’uomo. Non tutti sanno che i cani non discendono dai lupi, ma da un antenato più antico dal quale poi sarebbero nati sia i cani che i lupi odierni. Questo vuol dire che il cane, come lo vediamo oggi, ha nella sua stessa genetica l’abitudine e la predisposizione al contatto con l’essere umano. Ecco perché è un animale tanto amato e perché è perfetto per condividere la sua vita con noi! La cosa cui il cane non è abituato affatto, però, è la vita moderna, che porta il suo umano a stare lontano tante ore al giorno per lavoro, a partecipare a feste e ritrovi rumorosi nel tempo libero, a vivere in città grandi e trafficate… per chi ha uno stile di vita frenetico, pieno di impegni, e per di più vive in una grande città, un cane può essere troppo. Le sue esigenze comprendono lunghe passeggiate e un contatto frequente con il padrone, cose che vanno garantite per tutta la durata della sua vita, circa 15 anni. 

E i gatti? Lo scrittore Kurt Tucholsky diceva che “i cani hanno un padrone; i gatti hanno il personale di servizio". I mici hanno un carattere indipendente e opportunista, quindi per loro è normale passare molto tempo a giocare da soli o a cacciare fuori casa tornando solo per i pasti. La natura solitaria dei gatti può derivare dal tipo di prede che cacciano: lucertole e topolini, animali piccoli e impossibili da condividere con un branco. Anche quando i gatti decidono di formare un gruppo, non stabiliscono gerarchie rigide come fanno i cani, che hanno la necessità di collaborare per sopravvivere. I gatti, quindi, possono essere affettuosi e affezionati, ma non si legano mai visceralmente come i cani e apprezzano realmente la solitudine. Questo li rende i compagni preferiti delle persone molto impegnate, che passano tanto tempo fuori casa. Non si deve però cadere nel tranello di pensare che un gatto basti a se stesso. È pur sempre un animale, non una pianta, ha bisogno di cure e coccole e deve essere abituato a seguire le regole della casa e a integrarsi con la famiglia. 

Si sente spesso dire che gli amanti dei cani siano persone più socievoli e gregarie, mentre gli appassionati dei gatti siano più indipendenti e sfuggenti: questo è vero, però la scelta finale dipende molto più dallo stile di vita che da altro!



 Commenti (1)
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  1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
    Amo il mio gatto. È lui che ha scelto me. All'inizio era comunque molto guardingo, non era certo di potersi fidare. Ora invece, dopo circa un anno, praticamente mi parla. Ormai conosco i suoi gusti in fatto di cibo, capisco quando è in perfetta forma o ha la sua giornata "no" e mi comporto di conseguenza. Con rispetto. So anche che se lo mettessi dentro un trasportino e lo portassi dal medico non me la perdonerebbe . Per questo, per ora, non l'ho mai portato dal veterinario ma ho sempre cercato di ascoltare empaticamente e di capire quelle che sono le sue esigenze e i suoi eventuali disturbi. Ho sempre fatto così anche con gli esseri umani... i camici bianchi... alla largaaaaaa!!! ( Se possibile)


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