La schiena è il nostro pilastro: sostiene sia i pesi fisici sia quelli psichici. Ecco perché possiamo ammalarci di mal di schiena per colpa di una tristezza non espressa.
Il mal di schiena è uno dei problemi di salute più comuni insieme al mal di testa. Si stima che una persona su 10 abbia spesso dolori alla schiena, che sono tra le motivazioni principali dell’assenza dal lavoro per malattia. Quali sono le cause del dolore lombare? Le più disparate: cattiva postura, ernie, artrite, osteoporosi… ma quasi mai si considera che anche la nostra mente può portarci ad “ammalarci” di mal di schiena.
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La relazione tra emozioni e schiena è decisamente stretta, e non sono pochi gli esperti che considerano la parte lombare come ciò che porta i pesi sia del corpo sia dell’anima. Nel nostro corpo il dolore è come un cane fedele che si mette ad abbaiare non appena si rende conto che qualcosa non va: questo è ciò che accade quando le emozioni negative come ansia e tristezza non vengono espresse ma vengono invece somatizzate.
Il mal di schiena infatti è uno dei principali sintomi descritti da persone che soffrono di depressione o di disturbo d’ansia generalizzata. È molto comune vedere questi pazienti passare da un fisioterapista all’altro, da una farmacia all’altra in cerca di un sollievo che non arriva mai finché non ricevono la vera diagnosi. In effetti tentare di silenziare il dolore con gli antidolorifici senza arrivare alla vera causa serve a poco. Una volta escluse le cause organiche del nostro “misterioso” mal di schiena, dovremmo sempre rivolgerci alla mente per capire se c’è qualcosa che non va.
Come fa la mente a produrre il mal di schiena? Attraverso uno squilibrio chimico generato da ansia, paura e sconforto. Questi sentimenti generano irregolarità nella produzione di serotonina ed epinefrina, le quali generano a loro volta un aumento della percezione del dolore. Anche la presenza di alti livelli di cortisolo nel sangue facilita la comparsa di stati infiammatori e può persino ridurre la quantità di calcio nelle ossa.
Come combattere il mal di schiena emotivo? In questo caso gli approcci tradizionali non bastano, ma bisogna rivolgersi a nuovi tipi di terapia:
- Il biofeedback: La terapia del biofeedback è una tecnica terapeutica che utilizza dispositivi elettronici per monitorare e visualizzare funzioni fisiologiche del corpo, come battito cardiaco, tensione muscolare e attività cerebrale. Attraverso il feedback visivo o uditivo, il paziente impara a controllare volontariamente queste funzioni, migliorando la gestione di stress, ansia e dolore. È usata in medicina e psicologia per favorire il benessere psicofisico.
- La terapia cognitivo-comportamentale: La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un approccio psicoterapeutico basato sull’identificazione e la modifica di pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. Si concentra sul presente e utilizza tecniche pratiche per affrontare problemi specifici. È efficace nel trattamento di disturbi come ansia, depressione e fobie e anche per i problemi di natura psicosomatica.
- Il consumo di alimenti ricchi di vitamina B: L’Associazione Americana per lo Studio del Dolore Cronico consiglia il consumo di alimenti ricchi di questa vitamina per aiutare a ridurre i sintomi dolorosi.
- Distrazione, musicoterapia, aromi, immaginazione guidata: sono altre tecniche che, in combinazione con la terapia fisica e psicologica, possono ridurre e controllare il dolore cronico.
Dobbiamo cominciare a considerare con sempre maggiore interesse l’origine psicogena dei disturbi fisici. Infatti solo rendendoci conto delle cause psicologiche che stanno dietro al dolore di schiena possiamo trattarlo in modo efficace. Lo stesso vale per altri disturbi, come quelli digestivi. Il sistema mente-corpo è altamente complesso e per godere di buona salute dobbiamo prendercene cura nella sua totalità.