Nirvam home page
Area personaleChatRicercaEsci
Mio Profilo|Mia Area Riservata|Mio Partner Ideale|Miei Avvisi|Mio Account
 Messaggi ricevuti 
 Messaggi inviati
 Messaggi cancellati
 Scrivi un messaggio
 Articoli 
 Visite al mio profilo 
 Richieste Chat 
 Mi hanno votato 
 Sono loro amico 
 Ho votato per loro
 I miei amici
 Lista nera
Mia area
 Attendono accesso 
 Ho autorizzato
 Ho negato accesso
Aree altri utenti
 Attendo accesso da...
 Sono autorizzato da... 
 Autorizzazioni negate 
Magazine
Registrazione richiesta
Per votare o inserire commenti è necessario registrarsi a Nirvam
Cosa si cela dietro le persone eccessivamente altruiste?
A volte dietro all’altruismo eccessivo si nasconde una sottile forma di manipolazione, della quale spesso neanche il manipolatore si rende conto.

Sarà capitato a tutti di conoscere persone che appaiono eccessivamente altruiste, che si mettono sempre a disposizione senza apparentemente chiedere nulla in cambio. Questo può sembrare un atteggiamento encomiabile, tuttavia è bene ricordare che ogni relazione sana si basa su un rapporto di reciprocità. Le persone eccessivamente altruiste possono essere motivate da una serie di dinamiche psicologiche complesse, che spesso vanno oltre il semplice desiderio di aiutare gli altri. È normale quindi chiedersi da dove queste persone che si concedono troppo traggano le loro soddisfazioni, se insomma non celino un qualche lato oscuro.

Link sponsorizzato

La risposta è sì: a volte la generosità eccessiva può nascondere una forma di manipolazione. Chi infatti è sempre molto generoso con gli altri può creare in loro una sorta di dipendenza. Quando una persona si muove sempre in modo da impedire all’altro di “sdebitarsi” crea un rapporto fortemente sbilanciato. La persona che viene esposta a tutte queste gentilezze si può sentire a disagio perché costretta a provare costantemente gratitudine o addirittura può sentirsi in difetto. Ecco che così gli altruisti esagerati ottengono ciò che vogliono: accettazione incondizionata e conferme.

Gli altruisti eccessivi di solito non sono coscienti di stare manipolando gli altri, non hanno cattive intenzioni. Pur non volendo, però, legano chi amano a una catena invisibile con lo scopo inconscio di accontentare il loro ego, sentendosi preziosi e necessari. Chi cade nella loro trappola diventa facilmente dipendente e vive una dinamica tossica dalla quale è difficile uscire.

Riconoscere la manipolazione emotiva attuata attraverso la gentilezza non è sempre facile. È bene ricordare che ogni relazione sana è fatta di condivisione, di ascolto e di un “dare e avere” che non deve sembrare brutale, ma anzi è necessario. Se una persona inizia a “soffocarci” di regali e attenzioni senza mai chiedere niente per sé può essere il momento di mettere dei paletti, ristabilendo una dinamica di reciprocità. Stabilire delle regole è il primo passo per entrare in relazione con una persona eccessivamente altruista! Anche parlarle chiaramente del problema può essere un modo per farle aprire gli occhi e, se necessario, può essere utile indirizzarla a un supporto psicologico.

Questi manipolatori “gentili” in genere non sono pericolosi, ciò non vuol dire però che si debba stare al loro gioco, pena un costante senso di dipendenza e inferiorità che alla lunga avvelena la relazione e porta a una profonda insoddisfazione.



 Commenti (4)
Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
  1. luciavale, San Marcello (Marche)
    Ciao a tutti. Ho letto l'articolo e dissento. Mi reputo una persona molto altruista e chi mi conosce bene lo sa. Mi pongo in maniera gentile con le persone perché mi viene dal cuore e, se posso e se richiesto, cerco sempre di aiutare sempre augurarmi o pretendere nulla in cambio. Mio padre era così e ciò mi ha insegnato. L'articolo mi lascia molto perplessa ma io... non sono una psicologa. Un carissimo saluto a tutti
  2. sottileconfine, Roma (Lazio)
    Gli psicologi o pseudo tali sono fatti così. Per loro c'è sempre un retropensiero da individuare e svelare a beneficio di noi ingenue persone, pronte a cadere in tutte le perversioni degli altrui ego. Adesso pure la gentilezza, la cortesia, la disponibilità possono nascondere reconditi piani manipolatori così oscuri da non essere riconoscibili nemmeno da chi li pone in atto. Mi chiedo davvero se uno psicologo indegno di questa professione quando scrive queste cose, sia in grado di vivere la propria vita in modo autentico e genuino in relazione con gli altri.
  3. occhisorridenti, Ararat (Ararat)
    Buongiorno. Sono COMPLETAMENTE in disaccordo con l'autore di questo articolo. Si ha la netta impressione che questo articolo (a differenza di molti precedenti pubblicati qui) sia stato scritto non da un professionista, ma da una persona che, purtroppo, non ha familiarità con il vero contenuto dei concetti di “gentilezza” e “altruismo”. Apparentemente, l'autore ha deciso che poiché l'altruismo assoluto, la vera gentilezza è un fenomeno estremamente raro, significa che qui c'è qualcosa che non va. Che dire... Diamanti come unico Kohinoor si trovano raramente in natura, ma nessuno mette in dubbio la loro autenticità e inestimabilità. Le persone veramente gentili che aiutano altruisticamente gli altri dovrebbero essere ammirate e non cercare di paragonarle alla persona media. Sapete, Einstein era considerato da molti un pazzo. Ma era un genio e vide/capì ciò che milioni di altre persone non videro né capirono. Apprezziamo e ammiriamo davvero gli 'Einstein della gentilezza'!
  4. moviloa76, Bomarzo (Lazio)
    Secondo me gentilezza, condivisione e sincerità sono una buona base per qualsiasi rapporto, di lavoro, di amicizia o d'amore.


Consigli utili Condizioni d'uso Privacy policy Cookie policy Contattaci