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Felici o in imbarazzo per le sfortune altrui: la schadenfreude e la fremdschämen
Quando una persona a te vicina combina qualcosa di imbarazzante, come ti senti? Provi disagio nel notare che si sta rendendo ridicola, o sotto sotto provi piacere? In entrambi i casi non sentirti in colpa, perché queste emozioni sono molto comuni e hanno un nome ben preciso.

Schadenfreude e fremdschämen sono due termini della lingua tedesca che descrivono situazioni familiari per molte persone. Shadenfreunde è sicuramente la parola più famosa e indica quella particolare forma di gioia che si prova quando a qualcuno succede qualcosa di brutto. La fremdschämen, invece, è un sentimento di disagio che si prova quando si vede qualcuno fare una scelta sbagliata o comportarsi in modo imbarazzante, anche se la persona in questione non si sente affatto in difficoltà.

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Già dalla spiegazione dei due termini si può comprendere che siamo di fronte a un caso di parola presente in una lingua ma intraducibile nelle altre. I sentimenti che il tedesco esprime coi termini schadenfreude e la fremdschämen sono decisamente precisi, complessi e interessanti, tanto da aver mobilitato gli studiosi nella loro analisi.

Provare shadenfreude di solito è motivo di imbarazzo: è difficile ammettere di stare godendo nell’osservare le disgrazie di qualcuno che si conosce o addirittura di ama.

Alcuni studiosi credono che la shadenfreude poossa nascere dall’idea che la sfortuna di qualcuno sia meritata, perché i suoi successi precedenti erano stati ottenuti in modo non consono e corretto. Quindi la shadenfreude sarebbe un modo inconscio di rimettere ordine nel caos della vita, convincendosi che solo chi merita alla fine giungerà alla piena felicità.

Altri studiosi ritengono che la shadenfreude abbia a che fare con l’invidia. Se una persona dalla vita apparentemente perfetta perde il suo status, scende dal piedistallo e smette di essere oggetto d’invidia, questa caduta causerebbe un sollievo in coloro che in precedenza soffrivano per i suoi successi.

Infine, alcuni studiosi ipotizzano che la shadenfreude si motivi con un rafforzamento delle relazioni inter-gruppo. Vedere qualcuno di esterno alla coppia, alla famiglia ecc. che se la passa male darebbe conforto e motivazione ai membri interni. Questa sensazione è simile alla gioia che prova il tifoso quando vede perdere una squadra avversaria.

La parola fremdschämen somiglia per significato a ciò che nel linguaggio giovanile è il “cringe”. L’emozione fa riferimento all’imbarazzo che si prova quando si vede qualcuno rendersi ridicolo. È interessante notare che la fremdschämen non coincide con l’empatia: infatti una persona può fare una figuraccia senza sentirsi male, addirittura senza accorgersene. È chi se ne accorge a stare male, non l’interessato. Al contrario della shadenfreude, la fremdschämen è percepita come emozione “accettabile”, perché rinforza le norme del buon vivere anziché attentare a esse.

Ma è bene sottolineare che tutte le emozioni, anche quelle negative, hanno diritto di esistere e non meritano di essere censurate. Capita a tutti di provare shadenfreude, magari anche più spesso della “salutare” fremdschämen, ma non basta questo a classificare una persona come malvagia, invidiosa o peggio. 



 Commenti (1)
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  1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
    Mah.. mai provato imbarazzo per figuracce fatte da persone che non fanno parte della mia strettissima cerchia familiare. Piuttosto possono causarmi una certa ilarità. Per quanto riguarda invece il primo impronunciabile termine .. beh... un pochino di velatissima felicità me la causa in certi casi. Ma la sfortuna deve aver toccato qualcuno che magari in passato si è comportato male con me o, peggio ancora, con i componenti della mia famiglia.


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