Se non ti chiama, la verità è che non gli piaci abbastanza. 9 realtà da sapere (o ripassare)
“La verità è che non gli piaci abbastanza” è un’opera di fantasia che però cela molte tristi verità, che tutti faremmo bene a riportare alla mente ogni tanto.
“La verità è che non gli piaci abbastanza” è un film molto famoso, tratto da un libro pubblicato nel 2004 e nato nella fucina degli autori del celeberrimo Sex and the City. Già il titolo, piuttosto crudo, dà a intendere la lettura che gli autori fanno dei rapporti sentimentali storti e complicati: se una tal persona non ti cerca, non è fedele, si comporta come un mostro, non si prende impegni è inutile inventare mille giustificazioni, perché il solo e unico motivo è che non è abbastanza interessata.
Link sponsorizzato
Il libro e il film hanno avuto un successo planetario perché, a ben vedere, l’errore di illuderci su chi ci piace lo facciamo proprio tutti, a prescindere da dove ci troviamo, quanti anni e quanti soldi abbiamo, quanto siamo belli e intelligenti.
Ecco le nove crude verità che, secondo gli autori, possiamo trarre dal libro e dal film e che dobbiamo stare bene attenti a non scordare:
- Se non ti chiede di uscire, non gli piaci abbastanza
- Se non ti chiama, non gli piaci abbastanza
- Se non ti dice che state insieme, non gli piaci abbastanza
- Se va a letto con altri, non gli piaci abbastanza
- Se non vuole sposarsi, non gli piaci abbastanza
- Se ti vuole vedere solo da ubriaco, non gli piaci abbastanza
- Se ti lascia, non gli piaci abbastanza
- Se sparisce, non gli piaci abbastanza
- Se è un “mostro” con te, non gli piaci abbastanza
Gli autori del libro chiosano l’elenco sostenendo che sì, esistono delle eccezioni, ma non dovremmo mai pensare che riguardino noi, altrimenti cadremmo in una ulteriore illusione consolatoria che ha enormi probabilità di rivelarsi falsa. “Tenete a mente”, scrivono gli autori, che voi “non siete l’eccezione ma la regola”. Perché un’altra illusione, a ben vedere, è il ritenersi così speciali da poter fare delle regole che siano solo nostre.
Anche se l’impianto su cui il libro e il film si reggono possono risultare eccessivamente cinici, l’idea è che chi ci vuole sa anche dove trovarci e ha tutte le possibilità di farsi vivo non è affatto sbagliata. Tutti tendiamo a nasconderci dietro a sogni e illusioni ma vivere nella realtà significa, in ultima analisi, anche portare rispetto a noi stessi.
E voi, cosa ne pensate?