Esprimere i propri sentimenti, quando sono piuttosto intensi, può risultare difficile. Il primo consiglio per riuscirci è ampliare il proprio “vocabolario delle emozioni” e comunicarlo in modo più diretto e rispettoso possibile.
Quando si tratta di esprimere a qualcun altro un sentimento intenso, positivo o negativo che sia (amore o rabbia, frustrazione, tristezza) spesso si avverte un fastidioso nodo in gola, la testa sembra annebbiata e in generale si ha l’impressione che i pensieri si aggroviglino rendendo difficile parlare.
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Oltre a questi ostacoli, dettati dall’emozione, ci sono anche altri fattori che ostacolano l’espressione limpida e veritiera dei sentimenti. Tra questi sicuramente c’è la vergogna. Molte persone, per timidezza o per via di un’educazione particolarmente rigida, faticano ad accettare di provare certi sentimenti (in particolare quelli negativi) e non vogliono ammettere nemmeno a se stesse ciò che sentono. In effetti esprimere un sentimento significa in primo luogo averlo compreso e accettato dentro di sé.
Imparare a esprimere correttamente i propri sentimenti significa acquisire una certa raffinatezza nel guardarsi dentro. I due estremi, “sto bene” o “sto male”, spesso non sono sufficienti a rendere conto della complessità dei sentimenti. Sappiamo tutti quanto è comune e allo stesso tempo disorientante avvertire il dolore nel piacere e il piacere nel dolore. Ampliare il proprio vocabolario emotivo significa dipanare la matassa e riconoscere in modo più preciso e concreto ciò che accade: tra il piacere e il dolore c’è spesso e volentieri spazio per l’insoddisfazione, la noia, il desiderio, l’entusiasmo, la frustrazione, l’imbarazzo… emozioni da riconoscere e accettare nella loro sfumata complessità.
Il consiglio più frequente che ci si sente dare quando si è invasi da un sentimento o emozione difficile è: “non pensarci”. Questo consiglio è piuttosto sbagliato, primo perché quando una sensazione è intensa è praticamente impossibile ignorarla, secondo perché nascondere ciò che si prova ci fa perdere una preziosa occasione per comprendere qualcosa in più di sé. Per giunta, quando si tende a reprimere troppo i sentimenti e le emozioni è più facile che questi a un certo punto esplodano, generando un vero e proprio esaurimento.
In conclusione, è importantissimo imparare a riconoscere i propri sentimenti, fare i conti con essi e infine esprimerli agli altri. Per quest’ultimo aspetto possiamo seguire alcuni consigli utili:
- Scegliere il momento giusto: evitare di affrontare argomenti emotivi quando si sente che l’emozione è così forte da far “perdere la testa” o l’altra persona non è disponibile sentimentalmente o fisicamente. Meglio sempre fare un bel respiro e approfittare di un momento dedicato, in un ambiente intimo e confortevole.
- Utilizzare un linguaggio aperto e onesto: esprimere i propri sentimenti in modo chiaro e diretto, evitando il più possibile di esprimere giudizi su terzi e concentrandosi invece sulla propria percezione.
- Mantenere la calma: evitare di alzare la voce o di agitarsi e mantenere un atteggiamento calmo e rispettoso aiuta a creare un ambiente di dialogo costruttivo. Sentirsi ansiosi è normale quando si esprimono i propri sentimenti, ma bisognerebbe evitare che questo senso di agitazione interferisca nella conversazione specialmente quando si ha la tentazione di mettersi sulla difensiva.
- Ascoltare i consigli: è bene rendersi disponibili a lavorare insieme al proprio confidente per trovare soluzioni ai problemi emozionali che emergono durante la conversazione. I consigli degli altri non sempre sono coerenti con il giudizio che ciascuno ha sul proprio problema, ma ascoltarli e tenerne conto è più utile di quel che può sembrare, quantomeno per comprendere meglio ciò che si sente e le sue implicazioni nella vita relazionale.