Gli ultimi due anni sono stati densi di preoccupazioni sia per i governi che per i mercati, e ovviamente anche per i comuni cittadini. Ma cosa preoccupa di più il mondo nel 2022? Per la prima volta da molti mesi, non si tratta della pandemia.
Stiamo attraversando anni decisamente burrascosi, segnati da un susseguirsi di emergenze che scatenano la preoccupazione tanto dei comuni cittadini quanto dei mercati. La pandemia da Covid-19 prima, e poi la guerra in Ucraina, il riscaldamento globale, il prezzo crescente del gas, l’inflazione…
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L’IPSOS è una società internazionale che si occupa di ricerche di mercato. A essa si deve la realizzazione di una recente indagine che ha coinvolto circa 20.000 persone provenienti da 29 paesi diversi. I partecipanti sono stati interrogati per due anni, a cadenza mensile, su quali fossero le loro principali preoccupazioni.
Quando l’indagine è iniziata, a settembre 2020, il Covid era decisamente in testa nella lista delle preoccupazioni più comuni. Dopo il lockdown primaverile, la risalita dei contagi e la diffusione di nuove varianti impensieriva i cittadini, non solo per la paura di ammalarsi ma anche per il rischio di nuove chiusure. Dopo due anni esatti, a settembre ‘22, il trend della preoccupazione per il Covid era scemato: solo una persona su 10 dava alla pandemia il primo posto nella lista delle sue preoccupazioni.
Quali sono oggi i rischi più sentiti dalla popolazione a livello internazionale? Al primo posto troviamo l’inflazione. A settembre 2020, il carovita era sentito come un problema serio e urgente solo dall’8% dei partecipanti allo studio mentre nello stesso mese del 2022 ben 4 persone su 10 lo reputavano il motivo di preoccupazione principale.
Quali sono le nazioni i cui cittadini manifestano maggiore ansia per l’immediato futuro? Tra le nazioni scelte per lo studio, le più “in ansia” sono la Polonia e l’Argentina, territori dove già da anni il tema dell’economia è molto sentito. In Europa la preoccupazione per l’inflazione è salita di molto in tutti i Paesi, e per quanto sembri strano gli italiani non sono tra i più spaventati.
Non sono solo i cittadini a esprimere preoccupazioni per l’inflazione: anche gli investitori lamentano lo stesso problema. Secondo un’indagine di Bank of America (BofA), il 37% degli intervistati ritiene che un’inflazione sopra le aspettative sia il pericolo principale per le borse. Il 93% dei gestori di fondi si aspetta che l’inflazione salga ulteriormente nei prossimi 12 mesi. Anche i mercati, quindi, hanno accantonato le preoccupazioni per il Covid ma non si sono certo risollevati dal clima di ansia generalizzata degli ultimi anni.
In tutto ciò, è evidente dai sondaggi il malcontento dei cittadini nei confronti dei loro governi. Per due terzi dei partecipanti all’indagine IPSOS il loro Paese non sta facendo abbastanza per contrastare le emergenze o addirittura sta agendo nella direzione sbagliata. La pensano così ben otto italiani su dieci, un trend più alto della media mondiale.