Avere tutto sott’occhio, prevedere ogni scenario futuro, indagare sui più sottili pensieri del partner, prepararsi sempre al peggio… che fatica! Come uscire da questo loop?
Nella vita avere il controllo su tutto è solo un’illusione. Eppure sono tante le persone che cercano di dominare ogni aspetto della propria esistenza tramite la forza di volontà: dalla postura del corpo alle emozioni, dall’ambiente esterno ai familiari, fino alla previsione e all’organizzazione in ogni dettaglio anche del futuro.
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Riconoscere una persona controllante è piuttosto semplice: non lascia nulla al caso (quindi è perfezionista) ed è letteralmente ossessionata dal trovarsi pronta a qualsiasi evenienza. Ogni proposta che devii dal programma prestabilito non viene accolta con favore. La sua mania del controllo si estende anche ai sentimenti e ai pensieri altrui. Una persona controllante può, appunto, controllare spesso il telefono del partner, i suoi movimenti, e può porre domande insistenti per carpire i suoi pensieri nascosti.
La mania del controllo, che chiamiamo anche ipercontrollo, è fondamentalmente una forma di insicurezza. Purtroppo, una persona con questa caratteristica è spesso condannata al disagio: primo, perché il suo atteggiamento può provocare rabbia e istinti di ribellione in chi ha vicino; secondo perché, nonostante gli sforzi, controllare davvero tutto è impossibile.
Per la manifesta inefficacia dell’ipercontrollo, un “vizio” che può portare a diversi problemi sul fronte delle relazioni, è importante liberarsene. Come?
- Riconoscere di essere ipercontrollante
Molte persone ipercontrollanti faticano ad ammettere di esserlo: questa caratteristica è vista spesso come negativa e viene giudicata male. In realtà essere controllanti non vuol dire essere cattivi. Voler “comandare” gli altri e non fidarsi di loro non indica un istinto di prevaricazione, ma solo tanta paura di sbagliare!
- Riconoscere che il tentativo di controllo è un ladro di energie
Cercare di controllare tutto è per la psiche una fatica erculea! Vengono sprecate tante, tantissime energie, ed è facile arrivare a fine giornata completamente esauriti. Il controllo non fa bene, non è un’abitudine salutare.
- Ammettere che il controllo è un’illusione
Se almeno tutte le energie spese nel tentativo di dominare la realtà sortissero qualche effetto, ne varrebbe la pena… purtroppo la realtà è complessa, spesso imprevedibile e sfugge da tutte le parti, come l’acqua tra le dita. Ecco perché non vale la pena di esaurirsi per qualcosa che non si potrà mai raggiungere, ossia il controllo totale. Se si è arrivati a questo punto del ragionamento, è chiaro che è ora di lasciare andare quel maledetto controllo.
- Scoprire da dove nasce il bisogno di avere tutto sotto controllo
Sembra una banalità da vulgata psicoanalitica, invece aiuta molto: scoprire da dove nasce l’ipercontrollo è importante per combatterlo. Alcune persone diventano maniache del controllo perché sono guidate da una paura specifica – fare una figuraccia, essere lasciate dal partner, perdere le migliori occasioni… se si scopre qual è la causa scatenante (che può essere anche una generica insicurezza) si può impostare una strategia ad hoc per cambiare atteggiamento.
- Allenarsi a mollare la presa
Allenarsi ad abbandonare il controllo… perché no? Un ipercontrollante sarà certamente in grado di eseguire degli esercizi regolarmente, visto che la forza di volontà non gli manca. Identificato il problema scatenante, occorrerà un allenamento ad hoc: per chi è timido e ha paura delle figuracce potrebbe essere utile un corso di teatro o di danza, per chi controlla spesso il telefono del partner suggeriamo un percorso di “digital detox”, per chi è insicuro un viaggio in solitaria o un’altra attività in grado di farlo sentire potente, giocando con le paure e vincendole.