Un particolare esercizio di coppia, della durata di sette minuti da ripetere tre volte l’anno, potrebbe bastare secondo la Northwestern University a salvare una relazione in crisi.
Ci vuole una buona dose di ingenuità per credere che esistano tecniche “magiche” in grado di risolvere problemi complessi con poco sforzo, e un’altra buona dose di semplicità per credere che esistano rimedi universali, validi per tutti, a problemi strettamente individuali. Tuttavia, anche senza porre una esagerata fiducia in certe tecniche pratiche o psicologiche, è pur vero che provare non costa nulla! Ecco perché oggi vi presentiamo un esercizio utile per la coppia in crisi, che secondo i ricercatori della Northwestern University (USA) va ripetuto tre volte l’anno e può essere utile per ridurre i conflitti tra partner.
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L’esercizio in questione è molto semplice. Bisogna prendere un foglio di carta e una penna e richiamare alla mente l’ultimo litigio significativo avuto col partner. A quel punto bisogna raccontarlo attraverso la scrittura, ma non col proprio punto di vista e neanche con quello del partner: occorre sforzarsi di adottare un punto di vista “terzo”, di un’ipotetica persona che abbia a cuore la felicità di entrambe le parti coinvolte e voglia loro bene allo stesso modo. Tutto qui!
Questo semplice compito non mira, come altri esercizi di coppia di cui abbiamo parlato in passato, a sviluppare l’empatia nei confronti del partner. L’obiettivo è uscire dalla ristrettezza della propria visione personale, certo, ma non per adottare quella di un altro: si tratta di “abbracciare” mentalmente entrambi i punti di vista, smorzando il potenziale esplosivo dei conflitti con una visione razionale e affettuosa allo stesso tempo.
Ma questa tecnica funziona realmente? Per dimostrarne l’efficacia, i ricercatori hanno coinvolto 120 coppie di volontari e le hanno seguite per due anni. Periodicamente, le persone erano sottoposte a test che valutavano la soddisfazione in coppia, l’intimità e la passione, l’impegno reciproco e altri fattori simili.
Nel corso del primo anno di osservazione non è stata data alcuna indicazione su esercizi da svolgere e ci si è limitati ad osservare. La maggioranza delle coppie ha subito un declino più o meno accentuato, sviluppando o mantenendo la conflittualità già presente in passato.
Dal momento in cui è stato proposto di svolgere l’esercizio prima descritto, qualcosa è cambiato. Nel corso del secondo anno di osservazione, le coppie che ogni quattro mesi dedicavano sette minuti allo svolgimento del compito erano diventate più serene e felici. Ciò non significa che avessero smesso di litigare: semplicemente avevano uno strumento in più per evitare che i conflitti dilagassero e sancissero una separazione irrimediabile. Sapevano valutare meglio che cosa succedeva loro quando litigavano ed erano in grado di dominare le dinamiche del conflitto.
Una tecnica semplice come questa non basta da sola: per mantenere coesa una coppia è necessario tanto impegno, ogni giorno. Eppure piccoli esercizi come quello proposto dai ricercatori della Northwestern possono contribuire a mettere in atto dinamiche positive, le quali possono effettivamente cambiare il modo in cui le persone affrontano la vita quotidiana. In effetti molto spesso, con una buona dose di impegno e fiducia, è proprio partendo dal poco che si può ottenere molto!