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Volete mangiare meno? Tenete la cucina in ordine
Secondo uno studio statunitense, pulire la cucina potrebbe essere un’azione utile per chi è a dieta. In un ambiente pulito si tende infatti a mangiare meno.

Esistono centinaia di piccoli trucchi per “ingannare” il cervello e aiutarci a raggiungere gli obiettivi più difficili. Un piccolo studio made in USA suggerisce che pulire regolarmente la cucina possa aiutare chi è a dieta a mangiare meno. Come mai? 

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Partiamo col descrivere lo studio: alcuni volontari sono stati scelti per prendere parte a un test scientifico, ma non è stato loro detto quale sarebbe stato l’obiettivo. Sono semplicemente stati messi in due ambienti (una grande cucina impeccabilmente pulita e un’altra disordinata e con un piano cottura sporco). Sono stati dati loro diversi compiti, test e indovinelli, mentre a loro disposizione c’erano diversi snack da consumare liberamente. Il risultato è stato in linea con le aspettative dei ricercatori: chi si trovava nella cucina sporca aveva mangiato in media di più di quelli che si trovavano in un ambiente pulito e ordinato. 

La spiegazione dei ricercatori è che se ci si trova in un ambiente caotico e disorganizzato si è più propensi a lasciarsi stressare, da un lato, e a giustificarsi di eventuali “strappi alla regola” dall’altro. Perciò, vivere in mezzo al disordine incoraggerebbe abitudini alimentari meno controllate. 

Oltre a questo trucco di recente scoperta, ne esistono molti altri per aiutarsi a mangiare meno senza rendersene conto. Eccone alcuni: 

  • Utilizzare un piatto di colore simile al cibo che si vuole mangiare. Secondo uno studio, ciò basterebbe a tagliare le calorie ingerite del 22%. 
  • Bere un bicchiere d’acqua prima di mangiare: non solo aiuta l’idratazione ma induce a sentirsi pieni prima. 
  • Se prendete il cibo d’asporto, riversatelo in piatti o ciotole: mangiare le patatine dal sacchetto spinge, secondo alcuni studi, a un consumo maggiore di circa un terzo. 
  • Mangiare piccante aiuta a contenersi: il peperoncino stimola, infatti, i recettori legati al senso di sazietà. 
  • Profumare la cucina con aromi di gelsomino o eucalipto contribuisce a ridurre il desiderio di cibo. 
  • Mangiare lentamente, a piccoli bocconi e masticando bene aiuta a sentirsi sazi prima. Lo stesso si ottiene facendo una pausa tra una portata e l’altra. Il cervello infatti ha bisogno di un certo tempo, dopo l’assunzione del cibo, per sentirsi sazio. 
  • Iniziare il pasto con una minestra ridurrebbe l’apporto calorico complessivo di circa il 20%, secondo uno studio. 
  • Infine, un trucco curioso ma decisamente poco praticabile: mangiare bendati sarebbe, secondo gli esperti, un rimedio alla tentazione di abbuffarsi. 

Insomma, nonostante alla decisione di mangiare meno concorrano principalmente l’autocontrollo e la volontà, sembra che utilizzare questi piccoli trucchi possa aiutare a raggiungere i propri obiettivi senza soffrire. Conoscere come il cervello si comporta nei confronti del cibo e come funziona il senso di sazietà è un grande aiuto per strutturare una dieta.



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